Si chiama gioco d’azzardo, ma con il gioco potrebbe avere molto poco a che fare. Chi scommette, però, non lo sa. Infatti, si tratta di un gioco che può diventare patologico. Ecco perché il gioco d’azzardo patologico è stato riconosciuto per la prima volta come disturbo mentale nel 1980, con l’introduzione nel test psicologico DSM-III all’interno dei Disturbi del Controllo degli impulsi. Inoltre, il manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali (IV edizione)
definisce come “caratteristica fondamentale del Gioco d’azzardo Patologico, un comportamento persistente che compromette le attività personali, familiari o lavorative”.
Per quanto invece riguarda l’aspetto legale, sebbene la Comunità Europea abbia legiferato sulla regolamentazione del settore del gioco d’azzardo (1), possiamo dire che il 50% dell’usura è riconducibile al “mondo delle scommesse”. Infatti, per l’associazione della Consulta Nazionale Antiusura, slot machine, poker on-line, scommesse legali e clandestine stanno impoverendo le famiglie cristiane, eppure l’azzardo è tassato meno del pane.
Solo nel 2012 il decreto Balduzzi (2), per la prima volta, ha avuto il coraggio di scrivere in un testo di legge che il gioco d’azzardo può divenire patologico.
In Italia ci sono un milione e mezzo di giocatori d’azzardo patologici e, per ogni giocatore d’azzardo, ci sono altri 6 soggetti fra familiari, amici, colleghi di lavoro, che soffrono i riflessi negativi del gioco d’azzardo.
Tutti questi temi, ed altri ancora, sono stati trattati nel convegno promosso da Paolo Voltaggio, Consigliere ROMA CAPITALE e Capogruppo Assembleare di Identita’ Cristiana Per Roma, dal titolo:”L’AZZARDO NON E’ UN GIOCO” Nuoce gravemente alla salute. (Analisi di un fenomeno sociale, sanitario ed economico). Il convegno si è tenuto il 25 marzo 2013 a Roma nella sala Protomoteca in Campidoglio ed ha avuto come moderatore: Massimiliano Menichetti, (Giornalista Radio Vaticana). Hanno Partecipato: Marco Tarquinio (3), Avv. Attilio Simeone (4), Mons. Alberto D’Urso (5), Daniele Poto(6), Simone Feder(7), Fabio Fiorillo (8), Filippo Torrigiani (9), e Italo Malcotti(10).
Ma, in definitiva, perché l’azzardo non è un gioco? Possiamo rispondere in sintesi che la prospettiva della vincita è un comportamento che attiva il nucleo accumbens (11) e determina la produzione della dopamina (il neurotrasmettitore del piacere) e il piacere immaginato o provato di una vincita determina la ricerca di ulteriore piacere attraverso la ripetizione del comportamento. E, forse, proprio questa determinazione mina alla radice la volontà della persona di scegliere quando vuole divertirsi di giocare o non giocare, facendo una scommessa sulla possibilità casuale del verificarsi di un evento.
Infine riportiamo una vecchia notizia apparsa sul web il 5 Settembre 2011: Il governo greco ha stimato in 700 milioni di euro gli introiti per le casse dello Stato a seguito della legalizzazione del gioco online. Tuttavia, ad oggi, a valle dei decorsi economici greci negli ultimi mesi non abbiamo notizie certe sull’efficacia di tale provvedimento per le casse dello stato greco…
Ai posteri l’ardua sentenza!
Link utili:
A (dove verrà aperta un’apposita sezione per discutere ed accogliere commenti e proposte di chi condivide la necessità di tenere alta la tensione sul tema.)
C (numero mono-grafico sul gioco d’azzardo patologico in italia)
[1] I giochi d’azzardo rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 56 del trattato sul funzionamento dell’UE(TFUE) e sono disciplinati dalle norme sulla prestazione dei servizi.
[2] Il Decreto Legge 158/2012 (decreto Balduzzi) convertito con modificazioni dalla Legge 8 novembre 2012 n°189 finalizzato a prevenire i fenomeni di ludopatia, all’art. 7 prevede l’obbligo per i gestori di esporre materiale preventivo prodotto dalle ULSS, con relative sanzioni.
[3] Direttore della testata giornalistica: AVVENIRE
[4] Coordinatore nazionale cartello “Insieme contro l’azzardo”
[5] Segretario Nazionale Consulta Nazionale Antiusura
[6] Giornalista – Associazione LIBERA
[7] Psicologo – Coordinatore Area giovani e dipendenze Casa del Giovane di Pavia
[8] Presidente ANCI LAZIO
[9] Campagna “Mettiamoci in gioco”
[10] Vice Presidente Confindustria Sistema Gioco Italia
[11] Il Nucleus accumbens è un sistema di neuroni situato nella porzione ventrale dello striato, componente sottocorticale del cervello. Si pensa che giochi un ruolo importante nei meccanismi di rinforzo, nella risata, nella dipendenza, nell’elaborazione delle sensazioni di piacere e paura oltre che all’insorgere dell’effetto placebo.
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