- Scoperto nuovo meccanismo della crescita cellulare (il complesso del Golgi)
L’Ibp-Cnr ha realizzato uno studio, pubblicato su Nature Communications, che rivela un nuovo processo regolatorio nella divisione cellulare. La scoperta ha permesso di rivelare nuovi bersagli per lo sviluppo di farmaci attivi contro la crescita cellulare, quindi contro il cancro
Una ricerca dell’Istituto di biochimica delle proteine del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Ibp-Cnr), in collaborazione con l’Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo (Ispaam-Cnr), ha evidenziato che non solo la duplicazione del Dna, ma anche la divisione di un organello subcellulare, noto come ‘complesso del Golgi’, è un prerequisito essenziale alla duplicazione cellulare. I risultati sono pubblicati su Nature Communications.
“La divisione delle cellule è regolata da meccanismi di controllo molto accurati, noti come checkpoint. Quello più investigato è il checkpoint che agisce prima della divisione del materiale genetico (la cosiddetta fase G1), lo stesso che, in caso di tumori, non è più funzionante. Il secondo è quello che opera dopo il completamento della divisione del materiale genetico (fase G2) e che coinvolge il Golgi, il quale, durante tale fase, deve essere accuratamente diviso in due gruppi di ‘frammenti’ equivalenti”, spiega Antonino Colanzi, coordinatore del gruppo di lavoro e ricercatore Ibp-Cnr. Questa ricerca, in sostanza, ha scoperto il legame di causalità fra la scissione dell’apparato del Golgi e la divisione cellulare.
Roma, 27 luglio 2016
- Scoperti nuovi microinquinanti delle acque
Uno studio del Gruppo di ecologia microbica dell’Ise-Cnr dimostra la presenza nelle acque reflue urbane di geni di resistenza ai metalli pesanti e agli antibiotici che i sistemi di depurazione non riescono a rimuovere, con il rischio che si diffondano nell’ambiente. Il risultato potrà permettere di progettare sistemi di trattamento più efficaci. La ricerca, svolta a Novara, Verbania e Cannobio, è pubblicata su Water Research.
Nelle acque reflue vengono rilasciati in gran quantità una serie di nuovi microinquinanti, come i geni di resistenza agli antibiotici, che gli impianti di depurazione non riescono a rimuovere in quanto non dispongono di alcun trattamento specifico. L’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Consiglio nazionale delle ricerche (Ise-Cnr) di Verbania Pallanza ha intrapreso una ricerca al fine di sviluppare sistemi di trattamento efficienti, coordinata dal Gruppo di ecologia microbica (Meg) dell’Ise-Cnr in collaborazione con Università di Mons (Belgio) e Acqua Novara.Vco. I risultati sono pubblicati sulla rivista Water Research.
Roma, 22 luglio 2016
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