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In viaggio con Marco Polo, da Occidente a Oriente

Una straordinaria mostra dal titolo In viaggio con Marco Polo, da Occidente a Oriente è attualmente allestita al Centro Polifunzionale Statuario-Capannelle di Roma.

Ideato da Nicola Armignacca, Preside del Liceo Artistico Statale “Giulio Carlo Argan” della Capitale, l’evento è dedicato a Marco Polo, grande viaggiatore veneziano, in occasione delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte e vede l’esposizione di opere pittoriche, scultoree ed installazioni realizzate dagli studenti del prestigioso Istituto.

Il tema di approfondimento dell’anno scolastico 2023-2024 è stato quindi dedicato a Marco Polo e nell’occasione gli studenti hanno raccontano e reinterpretano il meraviglioso viaggio narrato nel Milione, svelando al visitatore, con linguaggio coinvolgente, il misterioso Oriente.

L’iniziativa nasce in collaborazione con il Comitato Nazionale per la Commemorazione di Marco Polo, istituito a Venezia con decreto del Ministero della Cultura, che ha valutato positivamente il progetto di mostra del liceo inserendo l’iniziativa nella programmazione nazionale, concedendo il suo patrocinio e l’utilizzo del logo ufficiale.

È stato possibile ottenere il rilevante accredito grazie alla prof.ssa Luciana Sympa (funzione strumentale mostre ed eventi del Liceo), con l’ausilio dei professori Eugenio Burgio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Vito Bianchi dell’Università di Bari: i loro testi sono stati fondamentali e di guida per la creazione del percorso espositivo delle opere e per la validazione dal Comitato Nazionale per le commemorazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo.

La mostra ricorda quindi Marco Polo, uno straordinario viaggiatore veneziano (1254-1324) che, a soli diciassette anni, con il padre Niccolò e lo zio Matteo, partì nel 1271 per incarico di Gregorio X (Visconti, 1271-1276) nella grande ambasceria presso il gran khan̄ Qūbīlāy verso terre lontane, per tornare a Venezia dopo 25 anni di assenza nel 1295, ricco di sapere.

Sono stati i suoi occhi, liberi da pregiudizi, a strappare il velo dell’arcano e a svelarci il misterioso Oriente durante un periodo di prigionia a Genova quando narrò la relazione dei suoi viaggi a un compagno di cella di nome Rustichello, che lo trascrisse in franco-italiano comunemente nota col titolo di Milione.

Effettuò un viaggio lunghissimo attraverso l’Asia anteriore e quindi l’Asia centrale in regioni a quel tempo sconosciute agli Europei, arrivando dopo tre anni e mezzo dalla partenza attraverso le immense steppe mongoliche ai confini del “Catai” (Cina) e infine a Pechino.

Ottenuta la stima del sovrano, ebbe nel lungo soggiorno di 17 anni, missioni rilevanti in quel paese che lo portarono fino all’Yünnan, al Tibet, all’Annam e alla Cocincina e che gli permisero di approfondire la conoscenza delle lingue, dei costumi, delle condizioni di vita dell’Asia orientale, ma in particolare nel “Mangi” (Cina centrale).

Presentatasi l’opportunità di una spedizione navale in Persia che accompagnava una principessa cinese sposa di Argun khān, sovrano di quel paese, si imbarcò anch’egli col padre e lo zio per giungere dopo quasi due anni di viaggio a Hurmūz. Qui soggiornò per nove mesi presso la corte persiana e ripartì poi per Trebisonda, Costantinopoli, Negroponte, giungendo infine nuovamente a Venezia.

Linee d’arte, progetto del Liceo Artistico Giulio Carlo Argan

La mostra è inserita nel progetto di istituto Linee d’arte, nato nel 2018. È un grande laboratorio ed una proposta formativa peculiare e fortemente innovativa nel panorama culturale della città di Roma e della regione. Docenti e studenti lo animano in un’originale esperienza di collaborazione ed approfondimento. Nell’arco dell’intero anno scolastico si sviluppano intense attività formative, di studio e di approfondimento intorno ad un tema specificatamente prescelto, circolano le idee, si sviluppa il gusto per la lettura e l’approfondimento e la scuola rafforza il suo insostituibile ruolo di formazione dello spirito critico. 

 Il momento conclusivo del progetto “Linee d’arte” è tra la fine di maggio e gli inizi di giugno quando gli studenti ed i docenti organizzano mostre, laboratori, spettacoli in spazi scolastici e cittadini. Un appuntamento molto atteso dagli studenti, dalle famiglie, dalla comunità scolastica tutta e dal suo territorio. A Marco Polo, grande viaggiatore veneziano, in occasione delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte, è stato dedicato il tema dell’anno scolastico 2023-2024.

La mostra In viaggio con Marco Polo, da Occidente a Oriente

La mostra In viaggio con Marco Polo, da Occidente a Oriente,curata da Roberto Luciani (Sezione Arte) e Graziella Pulce (Sezione Saggistica), svela le meraviglie del viaggio di Marco Polo attraverso un percorso immersivo suddiviso in 3 sezioni.

 1 – IL MONDO AL TEMPO DI MARCO

Venezia, potenza del Mediterraneo

La Serenissima nel XIII secolo ha basi commerciali ovunque: in Crimea, verso il Levante e lungo tutta la via della Seta. In città si afferma prepotente il ceto mercantile di cui la famiglia Polo fa parte (concetti: potenza economica, senso di appartenenza).

L’Oriente misterioso

L’Asia era un luogo misterioso, un universo dove riversare paure, angosce e speranze. Paesi sconosciuti venivano spesso esplorati solo con la fantasia che dava spunti alla creazione di creature mostruose (concetti: paura del diverso, pregiudizio, l’altro da se).

Pax Mongolica

I Mongoli erano i padroni di un impero immenso che comprendeva tutta l’Asia. La Pace da loro garantita per due secoli permise lo sviluppo di scambi commerciali e culturali e consentì ai Polo di raggiungere in modo sicuro la lontana Cina (concetti: globalizzazione, pace indispensabile per avviare scambi culturali e commerciali).

2 – IL VIAGGIO VERSO L’ORIENTE

I Polo partirono da Venezia nel 1271 per raggiungere via mare Acri e Gerusalemme. Il viaggio proseguì poi via terra attraverso l’Armenia, la Persia, l’Afghanistan, Mosul e la splendida Baghdad con tappa al porto di Hormuz. Giunti in Pamir, regione montuosa dell’Asia centrale, poterono ammirare la possente catena dell’Himalaya-Karakorum, per inoltrarsi infine nel deserto del Gobi che li portò infine in Cina, dopo più di tre anni di viaggio (concetti: coraggio della scoperta, osservazione senza pregiudizi della diversità).

3 – IL REGNO DEL CATAI (CINA)

Marco Polo raggiunge la Cina nel 1275 e rimane alla corte del Gran Khan Kublai per 17 anni, durante i quali svolge per l’imperatore incarichi diplomatici che gli consentono di conoscere questa civiltà evoluta e moderna, ricca e civile, feroce e sensuale (concetti: accoglienza, condivisione, scambio culturale, fiducia nell’altro).

La Realtà Aumentata  

La mostra fa uso della Realtà Aumentata (AR) che offre la possibilità di fare esperienze multimediali nel mondo reale attraverso il proprio smartphone. In particolare si possono approfondire:

GLI OCCHI DI MARCO POLO

Scaricando l’App gratuita Artivive e puntando lo smartphone sugli occhi di Marco e del padre, si potrà scoprire cosa guardavano nel XIII secolo e cosa vedrebbero ora nel 2024.

LA FEROCIA DELL’ESERCITO

Le incursioni mongole non lasciavano superstiti sul campo. Donne, bambini, vecchi, tutti venivano uccisi. I mongoli erano nomadi e non potevano fare prigionieri.

LA BAMBINA LAVORATRICE

Dipinto tratto da una foto del 1951 pubblicata da LIFE. La bambina armena tesse un tappeto pregiato, notare in foto che non è il dipinto ad essere deformato ma il suo corpo.

IL PETROLIO E LA SABBIA CHE CANTA

Viaggiando in Armenia Marco Polo scopre l’esistenza del petrolio. Il “canto del deserto” invece è descritto dal viaggiatore veneziano mentre attraversa il deserto del Gobi. La melodia è causata dall’impatto dei granelli di sabbia e dal vento.

IL DRAGO BUONO E IL DRAGO CATTIVO

Il drago è una figura immaginaria sia in Occidente che in Oriente, ma assume significati diversi nelle due aree. Puntando lo smartphone si scopriranno le differenze.

LASCIAPASSARE DEL GRAN KHAN

L’imperatore Kublai aveva dato ai Polo un lasciapassare d’oro. Mostrandolo, durante il viaggio, nell’immenso Impero mongolo, chiunque doveva garantire rispetto e aiuto ai viaggiatori.

IL NAUFRAGIO DELLA FLOTTA

Marco Polo narra che il Gran Khan Kublai tentò di invadere il Giappone con una grande flotta, ma l’impresa fallì. Puntando lo smartphone è possibile vedere le navi naufragate nel XIII secolo, recentemente scoperte sui fondali del Mare del Giappone.

Epilogo

In questo momento di profonde trasformazioni artistiche capaci di dettare fasi nuove di interpretazione e riflessione, appare molto importante che una istituzione pubblica abbia voluto offrire un tangibile segno dell’estensione del proprio impegno curando una collettiva dei suoi allievi. Il tema dell’evento, Marco Polo, è una grande sfida su un soggetto stupefacente e il Liceo Argan dimostra una grande lungimiranza e sensibilità, ad iniziare dal Dirigente Scolastico, prof. Nicola Armignacca, e dalla responsabile funzione strumentale mostre ed eventi del Liceo, prof.ssa Luciana Sympa, verso il difficile connubio Marco Polo-Arte.

La mostra offre l’occasione per conoscere ed apprezzare la creatività di molti giovani che sia in classe che all’esterno si dedicano con entusiasmo e competenza ad arricchire il patrimonio culturale italiano grazie al loro impegno di studenti e alla qualità della loro espressione artistica. Vengono esposte opere realizzate in assoluta libertà tecnica e stilistica, associando multiformi espressività contemporanee, mediante infiniti stimoli visivi provenienti dal mondo moderno e in particolare dalle nuove tecnologie informatiche e da internet.

L’evento, pur se ideato con spirito divulgativo, ha l’aspirazione di palesare con quanta professionalità gli studenti, con l’imprescindibile sussidio dei Docenti, si dedichino alle arti visive ben oltre le ragioni economiche e di mercato, per il genuino desiderio di trovare riscontro in autentiche ispirazioni artistiche e con il merito di rinnovare di continuo il lessico del loro linguaggio.



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