Il Consiglio Direttivo di ANFeA condivide l’analisi contenuta nel documento della Società Europea di Fisica “Eps Statement Japan1” e si associa alla solidarietà espressa dalla comunità dei fisici europei al popolo giapponese.
In particolare, sottolinea i seguenti punti;
a)Il contesto geografico dell’Europa e dell’Italia è sostanzialmente diverso da quello del Giappone e permette di raggiungere condizioni di sicurezza anche nel caso di eventi eccezionali.
b)Il dibattito sull’uso dell’energia nucleare non deve avvenire sulla base di contrapposizioni di tipo ideologico o di condizionamenti emotivi, ma deve rimanere su un piano tecnico e socio-economico, per giungere a una corretta scelta su come deve avvenire la transizione dall’attuale mix di fonti energetiche, largamente dominato dai combustibili fossili, a un mix CO2 free, senza richiedere un’importante diminuzione di vitalità economica.
c)Le forme di energia rinnovabile non saranno sufficienti a rifornire l’Europa di elettricità finché non saranno risolti grossi problemi di tipo tecnologico. Di conseguenza, la eventuale sostituzione dell’energia nucleare potrebbe solo avvenire, attualmente, attraverso un aumento dell’uso dei combustibili fossili.
d)Si deve del pari sostenere il progresso scientifico e tecnologico volto ad un utilizzo efficiente dell’energia disponibile nonché alla riduzione degli sprechi e delle perdite.
L’ANFeA, organizzazione scientifica e indipendente:
è consapevole dei potenziali e specifici rischi delle tecnologie associate alle diverse fonti di energia rinnovabili, convenzionali e nucleare;
mette a disposizione le proprie competenze per contribuire a svolgere un’indagine completa sulla tragedia giapponese e sulle sue conseguenze;
raccomanda di attendere la conclusione di tale indagine prima di decidere quali siano le migliori opzioni e di sostenere lo sviluppo scientifico e tecnologico di esse.”
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