La parola “acustica” deriva dal greco e significa “intendere”.
Non esiste attività umana che non contempli, in qualche modo, la trasformazione di energia meccanica in onde di pressione che, attraverso l’aria, raggiungono il nostro orecchio, evocando in noi qualche sensazione sonora.
l fenomeno sonoro è caratterizzato dalla propagazione di energia meccanica dovuta al rapido succedersi di compressioni ed espansioni di un mezzo elastico; tale energia, che ha origine in una sorgente sonora, si propaga nel mezzo stesso per onde con velocità finita. Perché il fenomeno nasca e si propaghi occorre dunque che esistano una sorgente e un mezzo elastico attraverso il quale la perturbazione si muova.
La reazione soggettiva associata allo stimolo sonoro distingue le caratteristiche di accettazione.
– Una sensazione auditiva, generata da una vibrazione acustica
– Una vibrazione acustica capace di suscitare una sensazione auditiva.
La parola “suono”, a ben vedere, ha una consonanza abbastanza piacevole, accattivante e rappresenta uno stimolo uditivo a contenuto preciso e logico con discreto messaggio di informazione.
Al contrario, la parola “rumore” già presenta una consonanza sgradita: le “r” grattano, stridono e disturbano rappresentando uno stimolo uditivo privo di contenuto logico in cui il messaggio di informazione urta con la disponibilità ricettiva del soggetto esposto.
La più bella e gradevole sinfonia, che provenendo dall’appartamento del vicino invade il nostro spazio personale, non sarà che rumore qualora interferisca con le nostre occupazioni.
Il semplice tic-tac di una sveglia suscita in noi diversa reazione in relazione al nostro stato d’animo: suono, quando la scansione ci informa che il tempo che ci separa da un evento felice trascorre dolcemente; rumore fastidioso ed importuno quando lo stato di malattia ci costringe a letto.
“Musica è lo sforzo che facciamo per spiegare a noi stessi come funziona il cervello … Se vogliamo cogliere l’effetto della mente al lavoro, nella sua totalità, ascoltiamo la Passione secondo San Matteo a tutto volume. Udremo, in un unico istante, ii suono dell’intero sistema nervoso centrale dell’uomo.” Lewis Thomas, 1981
“Una ed innumerevole, labile ed imperitura, ella comprende in sé tutti i linguaggi della Vita e del Sogno.” Gabriele D’Annunzio
Rumore è ….: qualsiasi sensazione uditiva e percettiva spiacevole.
Ma in quest’ultimo caso la soluzione alla condizione di disturbo si può facilmente trovare: è sufficiente fermare la sveglia.
Il caso di rumori immessi negli ambienti di vita provenienti da impianti o sorgenti estranee di difficile intercettazione è di ben altro spessore ed implica gravi penalizzazioni al problema.
Purtroppo il corpo umano non è strutturato per difendersi dal rumore.
A differenza delle altre strutture sensoriali, la funzione uditiva non è bloccabile; il nostro udito è sempre all’erta anche durante il sonno, allorquando entra in azione il sistema di vigilanza (neuro-vegetativo), che reagisce indipendentemente dalla volontà del soggetto in presenza di stimolo sonoro.
Geneticamente al segnale acustico intrusivo ed indesiderato l’uomo associa uno stato reattivo di vero e proprio allarme che tende a riverberarsi ed ad influenzare tutto il sistema di vita, provocando il sovvertimento delle più svariate attività organiche e ghiandolari.
Conseguentemente tutto il complesso sistema rappresentato dal corpo umano può essere danneggiato con pregiudizio a sistema nervoso, apparato cardiovascolare oltre a quello digerente e respiratorio; ovviamente l’implicazione avviene in misura diversa in funzione della reattività specifica di ognuno.
Il rumore è uno degli stressor più subdoli e micidiali a cui si associano risposte reattive che richiedono il contributo di tutto l’organismo.
A fronte di una condizione di sollecitazione continua, la reazione, col tempo, si scompone mobilitando risposte fuori misura: maggiore stato di all’erta, insonnia, minor sensibilità ad altri stimoli, riduzione del consumo di cibo.
In queste condizioni anche un passeggero aumento di pressione arteriosa può trasformarsi in ipertensione.
Il rumore, alterando l’equilibrio psico-fisico del soggetto esposto, minaccia palesemente il bene salute: é usata violenza nei confronti del diritto alla vita che deve svolgersi ovviamente almeno in un ambiente salubre.
La definizione di rumore va quindi rivista alla luce dell’incomprimibile diritto alla salute ed in funzione dei diritti connessi con la proprietà in materia di immissioni.
“Con riferimento alla nozione di immissione eccedente la normale tollerabilità agli effetti dell’azione di cui all’art. 844 c.c. per rumore si deve intendere qualunque stimolo sonoro non gradito all’orecchio umano e che, per le sue caratteristiche di intensità e durata, può divenire patogeno per l’individuo.” (Tribunale Napoli – 17 novembre 1990, Basile / Strazzullo e altro – Arch. locazioni 1991, 578).
Fatta questa doverosa promessa è proficuo leggere qui l’opuscolo Programma Italia Francia Marittimo 2014-2020 riguardo al Rumore Portuale
Fdc ENTECA 7319
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