Come noto, gli Eurocodici (EC) sono norme europee per la progettazione strutturale. Si allineano alle norme nazionali vigenti e consentono al professionista l’utilizzo di criteri di calcolo comuni ed adottabili anche all’estero.
Gli euro codici sono 9, ma in quasi tutti si parla di resistenza strutturale contro l’incendio.
In linea generale questi eurocodici prevedono principalmente di contrastare l’attacco termico maggiorando adeguatamente le dimensioni trasversali dell’elemento esposto nel caso in cui il materiale componente sia sufficientemente isolante (calcestruzzo, legno, laterizio)
Nel caso di materiali costitutivi non isolanti (acciaio, alluminio) e in tutti i casi in cui la soluzione di aumentare le dimensioni trasversali dell’elemento risulti antieconomica gli eurocodici prevedono il ricorso ai rivestimenti protettivi nel rispetto di precise indicazioni.
Ecco allora che in Italia sono state recepite queste indicazioni con il Decreto 16 febbraio 2007[1] che recita così:
E’ fatto obbligo l’utilizzo delle norme della serie ENV 13381 per la qualificazione dei rivestimenti protettivi. E’ comunque consentito l’impiego dei risultati di prove condotte, secondo le nuove norme EN, su singoli elementi strutturali protetti, nel rispetto del campo di applicazione diretta del risultato di prova.
Nella tabella seguente riportiamo le nuove norme:
Norma di riferimento |
Determinazione del contributo alla resistenza al fuoco di elementi strutturali |
Protezione applicata ad elementi di legno |
ENV 13381-7 |
Protezione applicata ad elementi di acciaio |
ENV 13381-4 |
Protezione applicata ad elementi composti di acciaio/cls |
ENV 13381-5 |
Protezione applicata a colonne cave di acciaio riempite di cls |
ENV 13381-6 |
Protezione reattiva applicata ad elementi di acciaio |
prENV 13381-8 |
Protezione applicata ad elementi di calcestruzzo |
ENV 13381-3 |
Membrane protettive verticali |
ENV 13381-2 |
Membrane protettive orizzontali |
TS 13381-1 |
Questo decreto insieme con il DM 9 marzo 2007[2] (Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco)[3], hanno consentito di allineare la normativa italiana in materia di prevenzione incendi con quella europea.
[1] Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione
[2] Sarà argomento di un articolo successivo.
[3] G.U. n.74 del 29.03.2007 – Suppl. Ordinario n.87
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