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I vantaggi di essere cittadini europei

Ines e Paolo si trovano a Parigi perché hanno aderito al progetto Erasmus. Lei studia filosofia all’università di Madrid, mentre Paolo è iscritto alla facoltà di Fisica dell’università di Milano-Bicocca.

Sono le nove del mattino ed il postino bussa alla porta. Che bello! Sono arrivati i libri che avevano ordinato.

Ma purtroppo non corrispondono a quelli che volevano. Che fare? Niente paura. C’è la direttiva europea che regola il meccanismo di risoluzione dei conflitti. Infatti è possibile rimandare indietro i libri sbagliati e richiedere l’invio dei libri richiesti oppure il reintegro dei soldi.

Poi i due ragazzi decidono di concedersi una settimana di vacanza in Grecia, utilizzando la soluzione “all inclusive”, anche questa prevista da un’altra direttiva europea, con la quale si può trascorrere una vacanza durante gli studi Erasmus.

Ma quando sbarcano in Grecia, ahimè, l’albergo previsti per soggiornare “all inclusive”, è ancora in costruzione; bisognerà anche in questo caso ricorrere alla direttiva per farsi ridare tutti i soldi anticipati.

Tornati a Parigi, bisogna fare la spesa per la settimana. Così, insieme, vanno al supermercato e scelgono tutti i prodotti senza organismi geneticamente modificati. Basta guardare l’etichetta; infatti un’altra direttiva europea prescrive che sui prodotti in commercio vengano dichiarati gli eventuali componenti che derivano da OGM.

Così via, passato un anno, è tempo di tornare in patria. Ma andando all’aeroporto, subiscono un incidente stradale; soccorsi e portati all’ospedale possono usufruire del servizio sanitario nazionale perché hanno la tessera sanitaria europea.

Ecco, in questa breve storia, di un excursus vissuto da 2 giovani studenti europei possiamo evincere che la carta dei diritti dei cittadini europei non è solo un insieme di intenti scritti ma è anche la possibilità per usufruire di tanti vantaggi pratici.

C’è chi critica l’Unione Europea sostenendo che non dà risosta alle esigenze della gente, ma in realtà come si evince dalla storia dei due giovani studenti, le risposte ci sono.

Si, è vero ci sono anche tante altre richieste che attendono una risposta, ma molto spesso l’Unione Europea è incatenata nel dare le risposte perché non le è stata attribuita la competenza dalle stesse istituzioni nazionali.



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