Arrivo a casa di mia suocera e trovo in cucina un prodotto omeopatico. Vedo il costo e chiedo se la prescrizione è sta fatta dal medico di famiglia. La risposta è negativa; molte sue amiche usano con “successo” tale prodotto. E funziona veramente!! Afferma mia suocera.
Siamo in ferie e quindi c’è tempo di documentarsi ed approfondire senza stress. Mi comincio a chiedere se l’omeopatia è medicina o meno. Leggo qualcosa sul web e poi mi rendo conto che è una leggenda metropolitana!!! Si avete capito bene!!.
Chiamo un mio amico che lavora in una sala rianimazione di un ospedale romano e gli chiedo se usano per i pazienti la medicina omeopatica. Risposta negativa. Chiedo ad un mio amico farmacista e mi dice che se la gente compra prodotti omeopatici lui li vende!! Il business è più alto e poi “non fanno male le medicine omeopatiche…. Perché non hanno principi attivi!!!”. E continua “comunque anche l’omeopatia, considerata medicina «non pericolosa», può causare indirettamente gravissimi danni: venduta come efficace, può distogliere da cure reali e far perdere tempo prezioso quando bisogna intervenire subito”
Mi domando perché se “non cura” moltissima gente la usa. Poi comincio a ricercare per capire meglio se è vero che in molti usano l’omeopatia in sostituzione della medicina tradizionale. E scopro che l’omeopatia basa tutto il suo successo sulla poca informazione del consumatore. Gli omeopati fanno i loro spot con slogan tipo «sono milioni gli utilizzatori dell’omeopatia» o «un italiano su tre usa prodotti omeopatici»: tutto falso, è solo pubblicità. Il mercato dell’omeopatia, piccolissima fetta dell’enorme business farmaceutico, è in costante calo. I rimedi omeopatici sono venduti meno dei prodotti di bellezza e per l’igiene personale come descritto (al 2012 fonte federfarma) nella tabella !!!.
Trovo un articolo de “Il Giornale” e rimango colpito dalla riflessione: «Se l’omeopatia funzionasse, andrebbe contro tutti i principi della fisica, della chimica e della biologia: dopo dodici diluizioni centesimali è acqua diluita con acqua». La sua risposta di un rappresentante della Siomi fu: «Ha ragione. Ma questo è un problema più della fisica che dell’omeopatia». Ma allora Avogadro?
Ma andiamo all’evidenza. Quando la scienza nega un fenomeno, è difficile continuare a sostenerne l’esistenza. L’omeopatia trova un ulteriore ostacolo molto serio: non vi è alcuna prova che funzioni.
Per essere precisi non vi sono prove che funzioni più di un placebo.
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