Possiamo dire che oramai vi siete fatti una certa esperienza: siete usciti un certo numero di volte, e in qualche occasione avete dovuto affrontare anche del cattivo tempo o del vento un po’ teso, che ha messo alla prova le vostre capacità marinare.
Ora, in questa stagione, vi si offre una ghiotta opportunità: provare a partecipare a delle regate di uno dei tanti Campionati Invernali che si disputano nelle varie località.
Ad esempio, nel Lazio, c’è quello di Roma (a Fiumicino), quello di Riva di Traiano, e poi ancora Anzio e Santa Marinella.
L’opportunità è ghiotta perché:
- In genere riuscirete a trovare un imbarco “gratis” o con la richiesta di un minimo contributo alle spese;
- Queste regate sono molto combattute e con buon tasso tecnico ma difficilmente dovrete affrontare condizioni meteo estreme, visto che i Comitati di Giuria cercano di proteggere quegli equipaggi che regatano su imbarcazioni più leggere (ad esempio i “Mini Altura”) o meno “spinte” (ad esempio le classi “Crociera”); per questo motivo, vi sarà possibile farvi una bella esperienza, ma con difficoltà ancora alla portata di quasi neofiti come voi.
- Un Campionato Invernale è molto lungo: in genere ci sono 8 o 9 giornate di regate, con più prove (regate singole) nella medesima giornata, distribuite tra novembre e marzo; quindi avrete molte occasioni per mettervi alla prova oppure, anche se in qualche giorno avrete degli impegni inderogabili, rimangono in ogni caso altre giornate a disposizione.
- Entrando in un equipaggio, avrete la possibilità di essere chiamati in futuro anche per successive manifestazioni, in altri periodi dell’anno.
Beh, ora che spero di essere riuscito a convincervi a cimentarvi, devo provare a darvi qualche dritta su come riuscire a partecipare effettivamente a queste manifestazioni.
Se avete un amico che possiede una barca e già partecipa, non avete bisogno di queste mie righe: probabilmente vi avrà già chiesto qualche volta di far parte del suo equipaggio; rompete gli indugi, allora!
Se avete un amico che fa parte di un equipaggio, chiedete se hanno bisogno di una persona in più: magari l’equipaggio titolare è già al completo, ma può far comodo un buon rimpiazzo; in questo modo, fra un’influenza di stagione, un matrimonio in famiglia o uno strappo alla schiena, probabilmente avrete la possibilità di salire a bordo quattro o cinque volte.
Se avete un amico che possiede una bella barca e non partecipa, provate a convincerlo a cimentarsi ed insieme allestite un equipaggio: potete contattare un certo numero di persone che hanno una discreta esperienza, che magari ora non sono in un equipaggio, e vi potranno essere di guida in questa nuova esperienza.
Anche se la maggior parte di voi non ricade in una delle sopraccitate categorie, non disperate: uno dei modi più pratici ed efficaci per “cercare un imbarco” è proprio quello di inserire un annuncio nella bacheca di un circolo – lasciando il vostro recapito e dando qualche breve indicazione sulle vostre esperienze veliche e sul ruolo in cui vi proponete (eventualmente, ad esempio, prodiere, tailer, randista, etc.) – e, periodicamente consultarle, perché vi sono anche armatori (i proprietari delle barche) che cercano membri dell’equipaggio in questo modo.
Considerando che siamo in inverno, preparate per tempo il guardaroba: la cerata, i guanti, gli stivali sono indispensabili. Per maggiori ragguagli sul tema dell’abbigliamento, v’invito a leggere il mio articolo del 20 luglio scorso: “La prima uscita in mare”.
Giorgio Bolens
Addetto Stampa G.S.VelaCom
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