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13th
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Chiamatelo ROSOLIO

Il rosolio e’ un termine che abbiamo sentito solo sui giornaletti di Topolino, da Nonna Papera ma cos’e’ esattamente un ROSOLIO? Chi di noi puo’ dire di aver mai bevuto un rosolio in vita sua?  In realta’ si definisce rosolio qualsiasi liquore fatto con alcool di vino, quindi qualsiasi liquore che non sia un distillato come il wisky, il cognac o la grappa. Siccome questo termine e’ desueto e siccome qualsiasi liquore fatto in casa nasce con un infuso nell’alcool di vino, nulla di grave se chiameremo rosolio qualsiasi liquore fatto in casa. Se vogliamo fare etimologia e storia, allora possiamo aggiungere che il nome deriva da un liquore, appunto fatto per infusione nell’ alcool di vino, che prevedeva la macerazione di bacche di rosa  (qualcuno dice petali) che davano un sapore simile alla amarena senza zucchero. Questo liquore era famoso nelle Duesicilie intorno al 500 e come conseguenza di questa fama, tale nome ha finito per essere associato a qualsiasi liquore fatto con gli stessi criteri.

 

Dato che i rosoli sono facili da fare, eccovi una serie di semplici ricette per bevande che potrete offrire, come Nonna Papera, ai vostri ospiti.

 

LIQUORE DI SALVIA

 

Pulire 100 foglie di salvia, sciogliere 350 gr di zucchero in 6 dl di acqua fredda, aggiungere le foglie, 400 gr di alcool a 95°, la scorza di 2 limoni e 1/2 stecca di vaniglia. Mescolare e travasare in un vaso a chiusura ermetica. Lasciar riposare per 45 gg in luogo caldo, umido e luminoso (praticamente la cucina ^__^). Ogni 2 gg agitare dolcemente il contenitore per 1 minuto. Finito questo periodo, filtrare e lasciarlo riposare di nuovo nel contenitore ermetico per 2 gg. Ripetere questa operazione finchè il liquido non sarà trasparente. Imbottigliare e conservare al fresco e al buio per 60 gg.

 

 

LIQUORE DI BASILICO

 

Macerare 52 foglie di basilico in 1/2 litro di alcoll a 95° per 52 gg, foiltrare e unire 500 gr di zucchero sciolto in 1/2 litro d’acqua. Far riposare per 1 settimana, poi filtrare e imbottigliare. Consumare dopo 2 mesi.

 

LIQUORE AL MIELE

 

Ingredienti: 500 gr di miele millefiori, 1/2 litro di alcool  a 90 gradi, una stecca di cannella,  2/3 di litro d’acqua, una bustina di vaniglina

Far macerare per una settimana la cannella e la vaniglina nell’alcool; mescolare bene al miele l’acqua e mettere sul fuoco (basso) per far addensare fino a ridurre a metà; far intiepidire ed aggiungere l’alcool filtrato; mettere in n vaso di vetro, chiudere ermeticamente e far riposare 10 giorni, agitando ogni giorno; filtrare, imbottigliare, tappare col sughero e consumare dopo una settimana.

 

COCCOVO (volgarmente detto anche Vov)

 

Ingredienti per 1 litro: 1/2 litro di latte, 4 tuorli d’uovo, 1 bustina di vaniglia, 100 gr di marsala secco,  100 gr di alcool,  400 gr di zucchero.

Preparazione: Fate bollire il latte con lo zucchero e fatelo raffreddare per bene. Sbattete i tuorli e mischiateli al latte. Aggiungete uno per volta e nell’ordine la vaniglia, il marsala e lo spirito (attenzione: è importante che prima di inserire un nuovo ingrediente il precedente sia stato mescolato bene). Imbottigliate, riponete in frigo e per 8 giorni agitare bene tutte le mattine … e resistete alla tentazione di assaggiare prima degli 8 gg.

FRAGOLINO

 

Ingredienti: 350 gr di alcool a 95 gradi, 400 gr di fragoline di bosco, 1/5 di litro d’acqua, 250 gr di zucchero

Preparazione: Mettere le fragoline in un vaso di vetro, versare l’alcool e lasciare in infusione per un mese;  far bollire l’acqua con lo zucchero per 5 minuti e far raffreddare; aggiungere lo sciroppo di zucchero all’alcool, filtrare, imbottigliare chiudendo ermeticamente e far riposare per un altro mese.

 

LIQUORE ALLA LIQUIRIZIA

 

Ingredienti: 2 o 3 pezzi di radice di liquirizia, 1 tazza e 1/2 di vodka, 1/2 tazza di sciroppo di zucchero gia freddo

Preparazione:  Lavare le radici di liquirizia e tagliarle in piccoli pezzi; metterli nella vodka e lasciar macerare in un vaso di vetro per una settimana; strizzare la liquirizia e filtrare; aggiungere lo sciroppo di zucchero e lasciare in infusione un’altra settimana; correggere il gusto, se necessario, con estratto di liquirizia.



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