Apr
19th
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La Spezia ed il mare: un connubio imprescindibile, anche in cucina

I miei lettori avranno notato l’assenza di miei articoli recenti sul tema del mare e della vela: ebbene, anche gli addetti stampa vanno in vacanza!!!

E proprio perché ero in vacanza, nella mia città natale, ho avuto modo di rituffarmi nei profumi e negli aromi di un tempo: intendo piacevoli olezzi di cibi, salse ed intigoli!!!!

Anche se molti conoscono La Spezia per essere un grigio porto navale (grigio, quantomeno, perché così si definiscono generalmente le navi da guerra della flotta italiana, dal coloro con cui vengono dipinte per meglio minimizzarsi dal nemico), voglio segnalare invece che, oltre ad essere il capoluogo di provincia delle Cinque Terre, ha anch’essa una sua vocazione turistica, e cose da far conoscere e per cui si può far apprezzare: ad esempio la sua cucina tipica.

 

L’idea per questo articolo mi è sorta durante una delle abituali camminate sulla Passeggiata Morin ed al contiguo Molo Italia (solo una volta lo sportivo di un tempo l’ha gratificata di una seduta di jogging, come ai bei tempi, insieme agli altri sportivi che vi si allenano a contatto con l’odore della salsedine).

 

Oggi, su questa passeggiata, trovano posto anche gli imbarcaderi per la partenza dei motoscafi diretti all’Isola Palmaria, a Portovenere, ed alle Cinque Terre. Molti spezzini usano questi mezzi per andare al mare, in luogo dei più tradizionali bus o autovetture (assai più inquinanti, per non parlare delle difficoltà di parcheggio). Naturalmente vi sono anche molti turisti che approfittano di questi bei motoscafi, che permettono di recarsi in ridenti località ed in più attraversare un braccio di mare molto panoramico.

Per questo motivo si è ben pensato di ospitare, su questa passeggiata, degli stand gastronomici, in modo che ai turisti fosse possibile assaggiare le specialità della nostra zona, e, chissà, essere quindi attratti a men fuggevoli apparizioni nei nostri lidi (come le ultime tendenze purtroppo dicono).

 

L’inconfondibile odore della focaccia spezzina (o, per meglio dire, ligure) si diffonde sin dalla mattina lungo le banchine: frotte di villeggianti e bagnanti fanno la fila per la focaccia classica, oppure quella con le olive, con le cipolle, con le patate, oppure per la pizza da forno, margherita o guarnita.

 

Qui sotto alcune foto dello stand dei panificatori artigiani spezzini. Nella prima il fronte dello stand, nella seconda un piccolo collage: un fornaio al lavoro (si noti come viene copiosamente unta d’olio la pasta per la focaccia – da qui la fondamentale differenza con la schiacciata toscana o la pizza bianca romana -), il retro dello stand, con vista panoramica di pizze e focacce e la locandina che illustra la manifestazione gastronomica (8° Festival della Focaccia e dei Mitili Spezzini).

Io, infatti, vi ho finora parlato della focaccia (il sogno mattutino d’ogni studente spezzino), ma a fianco di questo stand ve n’era un altro, forse ancor più gustoso: quello dei muscoli (il nome dialettale per le “cozze”). Rigorosamente preparati alla marinara (si noti il cumulo di limoni accatastati su uno dei pianali dello stand), serviti sui tavoli adiacenti.

 

Una piccola nota d’incoraggiamento per una futura giovane imprenditrice: la simpatica Elisa (che potete vedere al banco nella foto-collage) mi ha segnalato che a breve (Settembre) aprirà una sua attività – Golosità Grassellini – alla Spezia, in Viale Italia 352 (proprio di fronte alla Oviesse). I tempi non sono i migliori, nella città della Spezia c’è molta crisi, se possibile più che altrove, con tutte le grandi industrie ex IRI in fase di chiusura o ridimensionamento. Beh, almeno qualcuno ha un po’ di coraggio e si mette in gioco. Se qualche amico spezzino mi legge o lo sta facendo qualche turista che pensa di recarsi alla Spezia, beh, vi assicuro che, se le cose sono buone come quelle dello stand, non potete esimervi da una visita ….

 

Il fronte dello stand della Focaccia Spezzina

 

Stand della Focaccia Spezzina: in primo piano fornaio che unge la pasta, in secondo piano il fornaio che impasta, in alto il retro dello stand e la locandina della manifestazione.

 

Ora, visto che la sorte mi ha fatto ricordare profumi e sapori lontani, desidero parlarvi più diffusamente dei piatti tipici della cucina spezzina, della loro origine, delle caratteristiche organolettiche, e magari darvi anche qualche ricetta (ovviamente non di mia fonte).

 

Vi ho parlato della focaccia: beh, questa è spezzina (a mio parere un po’ più asciutta, a causa della contaminazione toscana, secondo me) ma in fondo di nascita genovese, nella sua versione più untuosa; a Monterosso ho trovato per la prima volta (illo tempore) la variante alle olive, Recco ha dato i natali alla focaccia con lo stracchino.

 

Il vero piatto della tradizione spezzina è, però, la Mesciua: è una zuppa spezzina, tipicamente molto acquosa, preparata con fagioli cannellini, ceci, grano tenero e condita con olio della Riviera e, a piacere, pepe. Si racconta tragga origine sin dai tempi in cui Spezia era un piccolo villaggio di pescatori … il fondo dei barili trasportati come integrazione al lavoro della pesca, avrebbe fornito gli ingredienti per la preparazione di questo piatto frugale, nato dal riutilizzo di quanto avanzato .

 

Un vero cult sono i muscoli ripieni: tradizionali di Cadimare, località del golfo prospiciente gli allevamenti dei mitili. Farciti con mortadella, tonno, uova, altri muscoli tritati, parmigiano, aglio e prezzemolo.

 

E’ genovese, ma come non parlare del Pesto: lo troverete in tutti i ristoranti spezzini, confezionato artigianalmente e così servito alla clientela (almeno lo auspico).

 

La regina delle torte salate liguri è la torta Pasqualina (tipica appunto del periodo Pasquale, con l’uovo sodo beneaugurate al centro): farina per la sfoglia ed olio e sale; per il ripieno, bietole, cipolla, ricotta, parmigiano, maggiorana, uova, noce moscata, burro, olio (extravergine di oliva!!), sale, pepe.

 

 

Buon Appetito!!!! Visitate la Spezia!!!



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