Negli ultimi mesi se ne parla poco quindi ricordiamo di cosa stiamo parlando!
La mafia è un’organizzazione criminale che ebbe origini nelle campagne della Sicilia in tempi molto remoti. Approfittando dell’assenza dei pubblici poteri, i mafiosi si proposero come garanti dei patti sociali e del rispetto delle consuetudini (affitti di terreni, controllo della manodopera, rispetto dei confini…). Con il passare del tempo la mafia si è diffusa anche in altre regioni italiane, diventando una piaga incurabile. Oggi questa ramificata organizzazione criminale esercita numerose attività illecite, come il traffico della droga, il riciclaggio del denaro sporco. Particolarmente inquietante e perverso è il legame di convivenze e comunanza di interessi tra la mafia e alcuni settori dell’apparato amministrativo e burocratico dello Stato. I mafiosi, infatti, si sono potuti spesso muovere senza paura grazie ad una rete di protezioni politiche, se non addirittura di palese complicità ottenuta in cambio di voti attribuiti a determinati partiti. I magistrati che si erano distinti per dedizione e coraggio nella battaglia contro i più pericolosi capimafia sono stati barbaramente uccisi insieme alle loro scorte, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La lunga catena di omicidi ha visto la morte anche di uomini politici, tra cui Piersanti Mattarella, Cesare Terranova, Pio La Torre, di servitori dello Stato e di semplici cittadini. La ferocia dei crimini hanno portato la giustizia ad operare in modo più deciso ed efficace. La capacità investigativa dei magistrati e delle forze dell’ordine ha fatto sì che alcuni mafiosi lasciassero la mafia e ne denunciassero capi e compagni, rendendo possibile la celebrazione di grandi successi. Non bisogna scordarci però che la sola repressione non è sufficiente a soddisfare il bisogno di sicurezza avvertito dai cittadini, che le istituzioni statali fino ad oggi non sono riuscite a realizzare pienamente. Occorre infatti dimostrare alle popolazioni, soprattutto ora in questa situazione di perdurante crisi in ogni settore economico, che lo Stato e l’imprenditoria sono in grado di offrire lavoro e quindi sicurezza economica e sociale, eliminando il clima di sfiducia nei confronti delle autorità di governo locali e nazionali che è stato il principale terreno sul quale ha operato la mafia.
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