I fulmini sono originati da enormi differenze di potenziale che si generano all’interno delle nubi temporalesche, denominate cumulonembi. La differenza di potenziale che si viene a creare è causata dall’accumulo di cariche tra le diverse zone della nube. Quando la differenza di potenziale arriva a milioni di Volt, si genera una gigantesca scarica elettrica, il fulmine appunto, che riequilibra il sistema.
I fulmini che si scaricano al suolo costituiscono una piccola percentuale della totalità fulmini (circa il 10%), ma sono quelli che hanno il maggiore impatto sull’incolumità delle persone e delle strutture.
La valutazione nei luoghi di lavoro del rischio di fulminazione da scariche atmosferiche, come richiesto dal D.Lgs. 81/2008, deve essere eseguita con la norma tecnica CEI EN 62305-2, in vigore dal primo marzo 2013.
Essa è così strutturata:
- normativa per gli impianti di protezione contro i fulmini
- metodologia per la valutazione dei rischi
- definizione dei termini, dei simboli e delle abbreviazioni
- gestione del rischio
- impianti di protezione contro i fulmini
- esempio concreto di valutazione del rischio
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