1. Le montagne si scaldano più rapidamente
Lo dice un team internazionale di scienziati, cui ha partecipato l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, in un articolo pubblicato su Nature Climate Change.
Sul Plateau Tibetano, per esempio, il maggior aumento è stato di 0.7 °C per decade al di sopra dei 4.000 m negli ultimi venti anni.
Ma studiare i cambiamenti in corso alle alte quote non è facile:
i dati sono scarsi, la densità di stazioni meteorologiche al di sopra dei 4.500 m è circa un decimo di quella nelle regioni sottostanti e al di sopra dei 5.000 m mancano serie storiche lunghe di dati.
Studio sul riscaldamento delle montagne pubblicato su:
Nature Climate Change [Pepin, N., Bradley, R.S., Diaz, H.F., Baraer, M., Caceres, E.B., Forsythe, N., Fowler, H., Greenwood, G., Hashmi, M.Z., Liu, X.D., Miller, J.R., Ning, L., Ohmura, A., Palazzi, E., Rangwala, I., Schöner, W., Severskiy, I., Shahgedanova, M., Wang, M.B., Williamson, S.N., Yang, D.Q.]: Elevation-dependent warming in mountain regions of the world. (2015) Nature Climate Change, 5 (5), pp. 424-430. DOI: 10.1038/nclimate2563
2. Futuri papà, niente alcol
Un esperimento condotto dall’Ibcn-Cnr in collaborazione con il Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio, rivela per la prima volta che l’alcol influenza il Dna paterno incidendo negativamente sullo sviluppo del sistema nervoso centrale del bambino. Inoltre, gli abusi paterni indurrebbero nel figlio adulto il rischio di assumere comportamenti analoghi. I risultati sono pubblicati su Addiction Biology.
Studio sull’esposizione all’alcol nei piccoli dei topi trasmessa per via paterna ‘Paternal alcohol exposure in mice alters brain NGF and BDNF and increases ethanol-elicited preference in male offspring’ Addiction Biology, Mauro Ceccanti, Roberto Coccurello, Valentina Carito, Stefania Ciafrè, Giampiero Ferraguti, Giacomo Giacovazzo, Rosanna Mancinelli, Paola Tirassa, George N. Chaldakov, Esterina Pascale, Marco Ceccanti, Claudia Codazzo & Marco Fiore 05/2015; DOI: 10.1111/adb.12255.
3. Cibo e scienza tra Tiziano e Caravaggio
I capolavori della Pinacoteca di Brera faranno da spunto di dibattiti con ricercatori del Cnr ed esperti di alimentazione. Si parlerà di junk food, dieta sana e cucina molecolare, specie perdute come la carota viola, tavola nel cinema e sul web. ‘Dal quadro al piatto’ è organizzato per Expo da maggio a ottobre
Dalla cucina opulenta dipinta nel Seicento da Vincenzo Campi al menù servito presso la basescientifica ‘Concordia’ in Antartide, dove le temperature in inverno toccano –80°, dalla gastronomia molecolare alle ricette proposte dalla web parodia ‘Cotto& frullato’, fino al pesce cotto in lavatrice. Sono alcuni momenti in programma a “Dal quadro al piatto”, cinque visite guidate-conferenze che si terranno, una al mese (21 maggio, 25 giugno, 16 luglio, 17 settembre, 15 ottobre, dalle 9.30 alle 13.00) presso la Pinacoteca di Brera a Milano per Expo 2015. Il progetto dell’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche, a cura della giornalista e storica dell’arte Sandra Fiore, è promosso dal Dipartimento di Scienze bio-agroalimentari del Cnr in partnership con la Pinacoteca Brera, la partecipazione di Rigoni di Asiago, la collaborazione di ‘Fondaco comunicare con l’arte’ e ‘Amici di Brera’.
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