Non ci sono due specie di uccelli (e al mondo se ne contano più di ottomila) che si costruiscono il nido allo stesso modo. Ogni “casa” dei volatili ha la sua forma particolare. Ecco alcuni esempi.
La cicogna costruisce il nido con ramoscelli. In genere lo sistema sugli alberi, ma in Europa questo uccello ha preso l’abitudine di costruirlo sui tetti dei cascinali e sulla cima dei campanili di piccoli paesi. Poiché in molti Paesi la cicogna è considerata un simbolo di buona sorte, la sua nidificazione viene agevolata con la costruzione di piattaforme artificiali per invitarla a fermarsi.
Altro uccello legato all’ambiente urbano è la rondine: giunge in primavera (però se ne vedono sempre meno) e subito si mette a costruire il nido (con fango e materiale vario che impasta con la saliva) sotto i cornicioni, nei fienili e nelle stalle. Molto simile la tecnica delle salangane, che vivono nell’Asia orientale. I nidi di questi uccelli, che usano anche le alghe, vengono recuperati dall’uomo e utilizzati in gastronomia : sono i famosi “nidi di rondine” cinesi.
Il cannareccione (come dice il suo nome) preferisce gli ambienti popolati da canne: ed è proprio sui loro fusti che attacca il nido, ben nascosto in mezzo al fitto della vegetazione. Con l’uccello sarto ci troviamo già nel campo dell’insolito: questo uccello unisce grosse foglie e le “cuce” con esili fili d’erba. Ne ottiene un fodero che tappezza con altro materiale vegetale per renderlo più soffice.
Il pendolino “appende” la sua costruzione ai salici che crescono in prossimità dell’acqua. Ancora più curioso è il nido del tessitore, un uccello simile al passero che vive nell’Asia sudorientale: un ingresso tubolare porta alla camera dove il volatile depone le uova e alleva i piccoli.
Il fornaio rosso, dell’America Meridionale, la casa se la fa con il fango e inizia la costruzione già in autunno: in questo modo può sfruttare il periodo invernale per trovare il fango, materia prima per la sua costruzione, situata generalmente su di un ramo pressoché orizzontale. I passeri repubblicani, africani, si costruiscono il nido uno vicino all’altro. Con il passare degli anni la costruzione comunitaria si ingrandisce, appesantendosi al punto da poter far crollare l’albero che lo sostiene. Il carico, che vive in stormi numerosi nell’America Meridionale, costruisce degli enormi nidi, gli uni vicini agli altri. Si tratta di specie di borse cilindriche, del diametro di 15 centimetri, e lunghe sino a un metro e mezzo. Il nido viene spesso posto in vicinanza di colonie di vespe o formiche che, con la loro presenza importuna, tengono lontani animali che potrebbero dar fastidio ai cacichi. Molto semplice, invece, il nido del fringuello; situato in posizione nascosta alla biforcazione di due rami, è costruito con ramoscelli e frammenti vegetali.
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