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Ad Ostia bruciano i Teatri antimafia, Fiumicino apra gli occhi!

Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa

Piena ed assoluta solidarietà ai gestori del Teatro di Ostia  Fara Nume e ai ragazzi dell’ Osservatorio per la Legalità degli studenti del X Municipio per il vile atto intimidatorio che ha portato al danneggiamento della struttura dopo un incendio doloso.  Sono queste le prime parole di Raffaele Megna, coordinatore del Laboratorio della Legalità del Comune di Fiumicino. L’atto, continua Megna, è accaduto alla vigilia di una lezione che i ragazzi avevano organizzato nel teatro con Gianpiero Cioffredi Presidente dell’Osservatorio Ragionale sulla Legalità e Sicurezza  ed è l’ennesimo segnale  dello stato di intimidazione mafiosa che vive da anni  la collettività del X Municipio e di Ostia.

“Siamo stanchi di ripetere che questa dolorosa  situazione di uno  dei più grandi Municipi di Roma non può lasciare indifferente il Comune di Fiumicino, i suoi Amministratori e tutte le forze politiche. Siamo stanchi di ripetere che il Comune di Fiumicino deve farsi delle domande sulla presenza mafiosa sul proprio territorio e su quali fattezze questa presenza assume. Il numero di beni sequestrati e confiscati alle mafie nel Comune di Fiumicino sono lì a testimoniarlo. Vanno benissimo, e sono utili i premi antimafia, le commemorazioni, le fiaccolate, l’intitolazione delle strade,  ma non bastano: accanto a queste meritevoli iniziative si possono e si devono prevedere atti amministrativi concreti da parte dell’Amministrazione Comunale: monitoraggio sulle attività commerciali, azioni contro il prolificare delle sale gioco e delle macchinette mangia soldi, adozione definitiva, nei Regolamenti Comunali, della Carta di Avviso Pubblico. Queste  sono solo alcune proposte.

Già da tempo abbiamo proposto che l’Amministrazione Comunale chiami a raccolta tutte le forze sociali, imprenditoriali, sindacali, culturali, le forze dell’ordine e tutto  il mondo della politica in un Consiglio Comunale aperto per discutere concretamente di questo grave problema democratico e delle decisioni da prendere. Speriamo che questa volta la proposta sia accolta



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