Oggi giorno si parla molto di innovazione ma forse non si conosce molto il significato del termine e spesso non si comprende come essa si generi. Secondo molti, il modo migliore per fare innovazione è condividere apertamente le proprie idee con gli altri (Open Innovation) e ascoltare cosa questi hanno da dire, specialmente se provengono da mondi culturalmente lontani dal nostro. Cosa c’è di diverso tra questo modo di relazionarsi e una conversazione tra amici? Perché allora parlare delle proprie idee nel mondo lavorativo è visto come un rischio? La risposta è ovvia! Il crowdsourcing è un modello organizzativo che permette di sviluppare la propria idea divulgandola a una platea allargata, ma presenta difficoltà nella gestione delle informazioni e rischi per la proprietà intellettuale. Questo articolo descrive come SOBENIO interpreti questo modello, combinando modernità e tradizione, per offrire servizi che permettono di massimizzare il ritorno e il controllo delle informazioni, in una modalità aperta “ma non troppo!”
Nei paesi occidentali le nuove teorie organizzative mostrano una graduale riduzione della dimensione delle imprese produttive, dalle mega industrie al network di imprese con una fortissima disaggregazione verticale. Alcune teorie anticiparono, sul finire degli anni ’90, lo spostamento verso ancor più piccole realtà, definite addirittura cellulari perché composte da singoli individui (Miles e Snow).
Oggi i volumi produttivi sono diminuiti, domina la personalizzazione e la produzione di scala non fa più parte dei paesi evoluti. Le industrie devono cimentarsi con piccoli lotti e con repentine variazioni della domanda che impatta su tutta l’organizzazione aziendale. Alle aziende si richiede la massima flessibilità in ogni settore per far fronte a tempi di vita medi dei prodotti notevolmente ridotti rispetto al passato.
In questo contesto le imprese spesso cercano competenze diverse da quelle che hanno al loro interno, per sviluppare nuove idee e trasformarle in innovazioni per restare al passo, anche a scapito della cultura distintiva che un tempo apparteneva loro.
Al contesto industriale descritto si aggiunge il fenomeno del web che offre oggi una piattaforma di sviluppo open source a disposizione di tutti. Un immenso laboratorio di ricerca dove le persone si incontrano (social network) e le competenze si scambiano (crowdsourcing). Sempre sul web dal punto di vista produttivo sono nati i movimenti dei Makers (ref. G. Anderson), gruppi di individui che per passione inventano, sviluppano, e producono oggetti sempre nuovi, apprendendo e divulgando le loro idee grazie al web e alle tecnologie in stampa 3D.
La cultura e le competenze un tempo insite nel DNA delle realtà industriali, sembrano oggi far parte del web.
SOBENIO (www.sobenio.com) nasce in questo contesto, con l’obiettivo di creare un punto di accumulazione di competenze e metterle al servizio delle imprese e di coloro che hanno bisogno delle stesse per realizzare progetti che, con le dovute fasi di sviluppo, si potrebbero trasformare in innovazioni.
SOBENIO si rivolge a una platea allargata di Innovatori tra i quali si annoverano, singoli individui, PMI, aziende pubbliche e grandi gruppi alla ricerca di competenze specifiche. Per fornire loro tali competenze, SOBENIO si avvale di un network trasversale di Esperti, individui e aziende, operanti quotidianamente in settori ad alto contenuto creativo, con natura e orientamento prototipale (Spazio, Aerospazio, Fisica, Sistemi Informatici, Robotica, Meccanica, Ricerca, Marketing, Vendite, Web). Non mancano tra questi i Produttori, ovvero coloro che possiedono i mezzi per trasformare e produrre, inclusa la capacità di realizzare prototipi con tecnologia tradizionale o stampa 3D.
SOBENIO ha lo scopo di far incontrare domanda e offerta di competenze, aiutando sia gli Innovatori sia gli Esperti che spesso sono alla ricerca gli uni degli altri. A questo SOBENIO aggiunge la confidenzialità e la certezza che i contributi e le idee trasferite tra le parti vengano tutelate e giustamente riconosciute.
Il crowdsourcing (“outsourcing alla “folla” letteralmente), che coniuga la conoscenza e competenza diffusa con esigenze aziendali specifiche, è il modello usato da SOBENIO. Esso “identifica un modello con il quale il committente affida la progettazione e/o lo sviluppo, ovvero la realizzazione di un determinato bene immateriale o innovativo, a un insieme indefinito di persone, tra le quali possono essere annoverati esperti del settore, freelance e imprese, interessati a offrire i propri servizi sul mercato globale. (fonte web)”.
Questo modello non è nuovo alla rete e SOBENIO lo adotta per facilitare l’incontro e lo scambio di competenze in diversi modi: attraverso la piattaforma web, gestita con l’obiettivo di diventare uno strumento operativo di ricerca e comunicazione fruibile ed efficiente come un servizio B2B; attraverso i tradizionali canali di comunicazione e assistenza, fondamentali per offrire un servizio professionale e di qualità; puntando sulle competenze e il saper fare degli esperti che aderiscono, capacità queste acquisite sul campo con anni di professione, studio e spesso passione e interessi personali dei singoli.
SOBENIO è molto sensibile anche a tematiche di Social Responsibility. Attraverso un canale etico e sociale promuove eventi educativi e di supporto nelle scuole, come una nuova forma di donazione per chi voglia trasferire una parte delle proprie esperienze agli adolescenti e ai docenti nelle aule.
I modelli di crowdsourcing riportano la “Persona al centro”, con le sue passioni, le sue competenze e il suo naturale spirito di aggregazione e confronto. Se stimolato negli opportuni spazi, questo spirito diventerà il motore per la creazione di idee e innovazioni. SOBENIO vuole essere lo spazio dove questo avviene, come un tempo lo erano i locali e i Caffè per i grandi artisti.
Questa è la sfida di SOBENIO e il successo dipenderà da quanto riusciremo a riportare il crowd – le persone- ai valori e ai principi sociali di aggregazione e scambio di idee di un tempo, pur usando gli strumenti nuovi e moderni offerti dal web, perché “… le scoperte nascono dalle idee e dall’ingegno di alcuni e non dalle risorse investite” (S.M. Tchoudinov – Fisico 1935-2009)
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