Jul
27th
left
right

Laser a cascata quantica

Gli studi[1] effettuati dai ricercatori[2] “hanno dimostrato che i laser a cascata quantica nel THz sono, tra tutti i laser a semiconduttore, quelli che maggiormente si avvicinano al concetto ‘ideale’ del laser come emettitore di radiazione tutta di ‘un unico colore’,

ovvero alla stessa lunghezza d’onda”, ha detto Saverio Bartalini[3], “e su questa caratteristica è ora possibile ottenere un assoluto controllo, estendendo per la prima volta anche a questo intervallo di frequenze il concetto di ‘pettine di frequenze’ che portò al Nobel Theodor Hänsch e J. Hall”[4].

Ecco perché ‘in occasione del 98esimo convegno nazionale che si è appena concluso a Napoli, la Società italiana di fisica ha assegnato a Miriam Serena Vitiello, giovane ricercatrice del Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia del CNR, il premio ‘Sergio Panizza’ dedicato all’eccellenza nel campo della fotonica e optoelettronica.

La Vitiello si è aggiudicata il riconoscimento, prima donna a riceverlo, per le sue ricerche su sorgenti laser a semiconduttore e rivelatori nano-elettronici ad alta frequenza che, secondo la motivazione della giuria, “hanno aperto nuove frontiere nell’innovazione della fotonica Terahertz”.

La ricercatrice ha affermato che “La radiazione elettromagnetica nelle frequenze Terahertz, tra le microonde e l’infrarosso, può essere impiegata per una sorta di spettroscopia ‘morbida; a simili frequenze, infatti, la radiazione è completamente sicura dal punto di vista della salute e al tempo stesso è in grado di penetrare materiali che sarebbero opachi alla luce come carta, plastica e altri”.

Per questo motivo molte applicazioni come neii controlli di sicurezza o la rivelazione di esplosivi e agenti bio-chimici oppure, in ambiti sanitario, per la diagnostica del Dna e i controlli non invasivi nei processi farmaceutici”.

 

 


[1] Studi dell’Istituto nazionale di ottica (Ino) e Istituto di nanoscienze (Nest) del Cnr, in una collaborazione con il Dipartimento di fisica e astronomia e il Lens dell’Università di Firenze e la Scuola normale superiore di Pisa.

[2] I risultati di queste ricerche sono stati pubblicati sulle prestigiose riviste Nature Photonics e Nature Communications.

[3] Ricercatore Ino-Cnr e coautore delle ricerche.

[4] Nobel per la fisica 2005.



© 2la.it - Riproduzione riservata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *