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Onde e barche

A Roma il 24 aprile nell’aula Amaldi dell’istituto di Fisica dell’Università La Sapienza il il prof. Alessandro Stecchi[1] ha tenuto una conferenza dal titolo “ONDE E BARCHE”. Il relatore, ha spiegato che, in effetti, una barca a vela è come un laboratorio di fisica galleggiante,

 

in cui si possono vedere applicate le leggi fisiche, dalle più semplici, come le somme di vettori, alle più complicate, come le equazioni di Navier-Stokes che descrivono il moto di un fluido viscoso.

Quindi con un taglio fortemente qualitativo a carattere divulgativo di come si formano le onde nel mare, come si propagano e l’energia che trasportano ha mostrato alcune particolari onde quali gli tsunami, le scie e le onde di marea.

La lezione magistrale ha messo in evidenza l’interazione degli scafi delle imbarcazioni con l’acqua e le strategie adottate per ottimizzarne l’efficienza.

In buona sostanza possiamo ricapitolare la spiegazione su due argomentazioni: da una parte la resistenza che le onde provocate dall’imbarcazione oppone al moto del natante stabilisce un limite di velocità correlato alla lunghezza della barca; infatti, attraverso la descrizione dei moti laminare e turbolento (il coefficiente di Reynolds), si giunge ad un valore limite di velocità, proporzionale alla lunghezza dell’imbarcazione ed alla lunghezza dell’onda (fenomeno della delocalizzazione). Dall’altra parte il relatore ha mostrato come questa velocità limite può essere superata spiegando, attraverso le formule di Cherenkov e Mach, la ragione del fronte d’onda generato dal natante quando plana sull’acqua (inviluppo di Huygens). La presentazione è stata accompagnata da numerosi filmati esemplificativi mostrando anche alcuni record di velocità ottenuti con propulsione a vela e come con il sistema kite (55 nodi) è stato superato quello che era il limite fino ad ora raggiunto dall’uomo di 49,9 nodi.

La conferenza è stata trasmessa in streaming sulla webtv di Frascati Scienza, all’indirizzo: https://www.frascatiscienza.it/web-tv/.

Prossimo appuntamento 8 maggio 2012, con una lezione sul concetto di portanza.

 


[1] Ricercatore dell’INFN. Alessandro Stecchi è nato a Roma. Dopo il liceo si diploma in fotografia pubblicitaria presso L’Istituto Europeo di Design ed esercita per qualche anno la professione di fotografo pubblicitario nel campo architettonico ed industriale. Consegue la laurea in Fisica e si impiega presso L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dove lavora tutt’oggi occupandosi di sistemi cibernetici applicati agli acceleratori di particelle. Nel tempo libero pratica il volo su alianti e la navigazione a vela;queste passioni rielaborate a fronte delle conoscenze scientifiche costituiscono una spinta naturale per un’attività di divulgazione della fisica classica, basata sulla descrizione di fenomeni relativi al mare e dal volo.



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