L’acqua è essenziale per ogni forma vivente, perfino i batteri non possono vivere se ne sono privati completamente. Le cellule che compongono il nostro organismo contengono acqua in quantità rilevante: in pratica si può considerare il succo cellulare come una soluzione entro la quale avvengono molte reazioni e scambi di energia.
L’uomo è composto per circa il 70% di acqua, e questo da solo può testimoniare l’importanza fondamentale di questo composto per l’economia biologica dell’individuo umano.
L’acqua costituisce il veicolo per mezzo del quale vengono trasportate le sostanze nutritive ed espulse quelle di rifiuto; essa ci consente di mantenere costante attraverso il sudore la temperatura del nostro corpo, anche quando fa molto caldo. Il nostro corpo ci avverte della necessità di bere attraverso quel particolare stimolo chiamato sete. A questo proposito si può aggiungere che le riserve di acqua del nostro corpo non sono molto grandi e comunque di molto inferiori a quelle di cibo: un uomo non sopravvive più di una decina di giorni se privato dell’acqua, ma può resistere un mese se -pure senza cibo- dispone di acqua a volontà.
Perché l’acqua possa essere bevuta si richiede che abbia determinati requisiti: deve essere limpida, inodore, incolore, di sapore gradevole, non troppo dura, praticamente priva di batteri, e contenente al massimo tracce di ammoniaca; l’idrogeno solforato, i nitriti e i fosfati, sostanze, queste ultime, che potrebbero provenire dalla decomposizione di rifiuti, vengono considerati indici di inquinamento dell’acqua. Se l’acqua non è potabile (cioè bevibile), si può procedere alla potabilizzazione con opportuni trattamenti, che si possono riassumere in sedimentazione e filtrazione, se contiene in sospensione delle particelle, in disinfezione se non è batteriologicamente pura, ed in addolcimento se è troppo dura.
Il bisogno sempre più pressante di acqua nel mondo ha creato gravi problemi di approvvigionamento, che oggi si tende a risolvere attingendo a quegli enormi serbatoi che sono i mari, applicando processi capaci di convertire l’acqua di mare in acqua dolce.
Accanto alle acque che potremo definire normali, ne esistono altre che, provenendo da sorgenti naturali, possiedono azione medicamentosa (terapeutica): parliamo delle acque dette minerali, caratterizzate da un residuo secco piuttosto limitato. La composizione chimica di tali acque può comprendere composti di boro, fluoro, arsenico, ferro (acque ferruginose), sodio ecc.
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