A dire il vero non siamo molto abituati a legare il termine “pace” a concetti dinamici. Raramente sentiamo dire: “quell’uomo si affatica in pace”, “lotta in pace”, “strappa la vita coi denti”. Più consuete, nel nostro linguaggio, sono invece le espressioni: ”sta seduto in pace”, “legge in pace”, “medita in pace” e, ovviamente “riposa in pace”.
La pace, insomma ci richiama più la vestaglia da camera che lo zaino del viandante. Più il confort del salotto che i pericoli della strada. Più il caminetto che l’officina brulicante di problemi. Più il silenzio del deserto che il traffico della metropoli. Più la penombra raccolta di una chiesa che una riunione di sindacato. Più il mistero della notte che i rumori del meriggio. Occorre forse una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un dato, ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno. Non un nastro di partenza ma uno striscione di arrivo. La pace richiede lotta, sofferenza, tenacia. Esige alti costi di incomprensione e di sacrificio. Rifiuta la tentazione del godimento. Non tollera atteggiamenti sedentari. Non annulla la conflittualità. Si la pace prima che traguardo è un cammino. E, per giunta, cammino in salita.
pace
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sostantivo femminile
1.La situazione contraria allo stato di guerra, garantita dal rispetto dell’idea di interdipendenza nei rapporti internazionali, e caratterizzata, all’interno di uno stesso stato, dal normale e fruttuoso svolgimento della vita politica, economica, sociale e culturale.”la p. romana”
2.Simbolo di buon accordo e di concordia di intenti ( in quella famiglia non c’è più p.), di quiete o agio ( lasciare in p. ; potrebbe starsene in p. ), di assenza anche momentanea di dolore fisico o morale ( la malattia, il rimorso, non gli dà p. ), di tranquillità o serenità spirituale ( p. agli uomini di buona volontà ) o anche di calma diffusa e riposante (quel cielo di Lombardia, così bello, quand’è bello, così in pace, Manzoni).
3.In relazione alla sfera privata dell’individuo, stato d’animo di serenità, di tranquillità interiore, non turbato da passioni, ansie, preoccupazioni, fastidi ecc.: la pace del cuore, dei sensi; un uomo senza pace; i rimorsi non danno pace; vivere, morire in pace |mettersi in pace con la propria coscienza, confessando un errore commesso, riparando un torto ecc.
4.Stato di tranquillità materiale, dovuta ad assenza di rumore, di movimento, di chiasso:la pace della notte, delle montagne | tregua, riposo, requie: non trovare un momento di pace
5. Nel linguaggio biblico e teologico, condizione di armonia tra gli uomini e con Dio |andate in pace, la pace sia con voi, formule di congedo o di saluto religioso |santa pace!, esclamazione familiare di impazienza
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