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Dalla culla alla culla

Al consorzio nazionale imballaggi aderiscono oltre 1400000 Aziende, ed è ispirato alla piena collaborazione fra pubblico e privato. Le azioni di prevenzione intraprese dalle aziende per favorire il recupero di materiali hanno raggiunto un grande risultato: nel 2011 sono stati recuperati 3 imballaggi su 4, quando erano solo 1 su 3 nel 1998.

Le azioni messe in atto durante questi anni si possono sintetizzare nei seguenti punti:

– Risparmio di materia prima

– Ottimizzazione della logistica

– Utilizzo di materiale riciclato

– Facilitazione delle attività di riciclo

– Riutilizzo

Invece i risultati più importanti di questa politica di prevenzione sono:

– Risparmio di quasi mezzo miliardo di euro per i costi socio-ambientali evitati all’intera collettività;

– 30% in meno il peso delle scatolette per alimenti costruite in acciaio

– 28% in meno il peso degli imballaggi in plastica

– 50% in meno il peso e il volume dei contenitori in plastica per detergenza

– Fino al 50% in meno il peso dei sistemi di chiusura in alluminio

Tutti questi risultati sono stati raggiunti tenendo presente una filosofia di fondo: “dalla culla alla culla”, cioè ogni packaging è stato pensato già in funzione del suo riciclo/recupero a fine vita.

Segnaliamo per maggiori informazioni il sito www.conai.org; mentre per chi vuole calcolare l’impatto ambientale dell’imballaggio si può collegare a: www.ecotoolconai.org, tenendo presente che l’impatto è funzione di diverse variabili tra cui citiamo il GWP (Gobal Warnig Potential) che valuta l’emissione di tutti i gas che contribuiscono all’effetto serra congiuntamente alla CO2, il GER (Gross Energy Requirement) che è l’indicatore dell’energia totale estratta dall’ambiente durante tutto il ciclo di vita di una unità funzionale del prodotto/servizio ed il Water Footprint che esprime il litri o in kg la quantità di acqua di processo impiegata nella produzione e nella commercializzazione dei beni di consumo.



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