E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo, il D.Lgs. 14 marzo 2014, n. 49, recante “Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)”.
I RAEE sono i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ossia tutti rifiuti derivanti da dispositivi che per il loro funzionamento utilizzano energia elettrica, inclusi tutti i componenti e i materiali parte integrante del prodotto nel momento in cui si assume la decisione di disfarsene.
Il decreto entrato in vigore dal giorno di San Valentino ha l’obiettivo di prevenire o ridurre gli impatti sull’ambiente connessi alla produzione di apparecchiature elettriche, incrementarne i livelli di raccolta e di recupero, rafforzare le misure di controllo, ridurre i costi amministrativi mantenendo al contempo un elevato livello di tutela dell’ambiente.
Ma che cosa sono in pratica i RAEE? Esempi sono rasoi elettrici, ferri da stiro, tostapane, cellulari, videocamere, orologi da polso, strumenti musicali elettronici, asciugacapelli etc.
Nessuna di queste apparecchiature è cosi ingombrante e cosi quelle inutilizzate affolano i ns. magazzini, cantine, sottoscala. Diciamolo ci dispiace di buttarli! e quando ci decidiamo non sappiamo dove farlo!. Un suggerimento è rivolgersi al Centro di Coordinamento RAEE che è costituito dai Sistemi Collettivi istituiti per la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).
Con il D.Lgs. n.49 vale l’uno contro zero!! E cioè i grandi negozi di elettronica (punto vendita con piu di 400m2) sono costretti ad assicurare il ritiro gratuito dei Raee in ogni caso, anche quando il prodotto non è stato acquisito nello stesso negozio.
© 2la.it - Riproduzione riservata.