Ippocrate di Coo o Kos (Coo, 460 a.C. circa – Larissa, tra il 375 ed 351 A.C.) è stato un medico e geografo greco antico, considerato il “padre” della medicina.
2la: Ti considerano il padre della Medicina perché?
Ippocrate: Perché prima di me l’approccio alla medicina era il medesimo dei riti magici. La mia medicina si fondò per la prima volta sull’esperienza e sul ragionamento e per primo ho distinto il concetto di medicina distinguendola da altri campi, tradizionalmente associata con la teurgia e la filosofia, stabilendo così la medicina come professione
2la: Ma la spiegazione per il mito e la venerazione che ti hanno circondato?
Ippocrate: La mia fama è dovuta prevalentemente dal giuramento imposto ai medici che iniziavano la professione e ai tanti libri scritti. Sottolineo che con il giuramento il medico si impegna all’astensione di ogni atto dannoso al malato, dalle pratiche abortive, dal veneficio
2la: Quale è la concezione fondamentale della tua medicina?
Ippocrate: La mia scuola per prima ha affermato l’azione dell’ambiente sull’individuo e sull’origine delle malattie. Ho inventato un tipo di cartella clinica, teorizzato la necessità di osservare razionalmente i pazienti prendendone in considerazione l’aspetto ed i sintomi e introdussi, per la prima volta, i concetti di diagnosi e prognosi. Solo la considerazione dell’intero stile di vita del malato permette di comprendere e sconfiggere la malattia da cui questo è affetto
2la: Come sei diventato medico?
Ippocrate: Mio padre, egli stesso medico, discendeva direttamente da Asclepio, dio della medicina. Sono stato allievo di Erodico e anche del retore Gorgia e del filosofo Democrito. Ho girato molto e fatto molta esperienza
2la: Il tuo precetto più famoso è?
Ippocrate: Ciò che le medicine non guariscono guarisce il ferro; ciò che non guarisce il ferro guarisce il fuoco; ciò che non guarisce il fuoco è da considerarsi inguaribile. Per 2.500 anni fa non è un approccio semplicistico è scienza!
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