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I New Media e la comunicazione

Accattivante e dirompente! Sono i due aggettivi più appropriati per “la T di ICT (Information and Communications Technology)” che ha permesso di sviluppare quei sistemi informativi capaci di implementare un nuovo paradigma della comunicazione: i New Media. Innanzitutto, “dirompente” perchè si tratta di una tecnologia che raddoppiando la potenza di calcolo ogni sei mesi, così come prescrive la legge di Moore, ha permesso di passare rapidamente da una comunicazione testuale ad una per immagini e per di più in movimento. La miniaturizzazione dei chip e la crescente capacità computazionale degli algoritmi hanno costituito veramente i grimaldelli necessari e sufficienti per disporre di un artefatto rivoluzionario, perché a portata di tutti e tascabile: lo smartphone. Invece, “accattivante” perché la videocomunicazione ha permesso di passare da un’utenza in “stand by” (passiva davanti a teatro e tv), ad una utenza attiva, rendendo così ogni individuo protagonista e co-costruttore dei contenuti comunicativi. Esempio più recente TikTok, il famoso social network cinese, con il quale chiunque può creare un videoclip in pochi secondi e lanciarlo sul web.


Glocalizzazione

Il termine “Glocale” deriva dalla fusione di “Globale” e “Locale” e definisce una strategia di approccio al mercato sviluppatasi a seguito di tre fenomeni: 1. il crollo dei costi di trasporto delle merci (dai primi anni ’80), 2. l’industrializzazione dei paesi emergenti del sud est asiatico (dalla metà degli anni ’80), 3. la nascita di Internet (dalla fine degli anni ’90). La “dimensione glocale”, invece, considera lo scenario in cui le nuove tecnologie e il crollo dei costi di trasporto, permettono a chiunque di commercializzare a livello globale piccole produzioni ad elevata tipicità locale. Perciò anche il singolo individuo può essere consumatore e produttore nello stesso momento, figura che è denominata il “prosumer”.

Pubblico e privato

Possiamo dire anche dire che questo individuo con in mano uno smartphone costruisce un contenuto comunicativo e lo può condivide pubblicamente o privatamente sul web. Conseguentemente vengono superate barriere geografiche e culturali con tutte le problematiche attinenti a questioni etiche (per esempio “diritto alla privacy, diritto all’oblio, ecc…”).

La comunicazione politica

L’arte dell’utile e della forza, così Tucidide definiva la politica. Tuttavia, l’esercizio della politica è fatta da uomini e da gruppi di uomini. E considerando come si sta evolvendo il mondo mediatico, questi uomini, nel comunicare alla gente le loro intenzioni, ce da credere che Tucidide non abbia, forse, tutti i torti.

Tramontate le congregazioni politiche, alias i partiti, come intermediatori tra il popolo e le forme di governo,  i nuovi media sono stati presi d’assalto dai singoli politici per riappropriarsi del contatto diretto con i propri fan (elettori?).

Dopo aver cavalcato l’onda della stampa, prima, e della TV, poi, come mezzi per pubblicizzare i propri programmi elettorali, ecco che la pervasività del WEB funziona perfettamente per agganciare i singoli cittadini.

Cosa succede in Italia

“L’incipit di un articolo di Alessandro Campi nella prima pagina del Messaggero 18 Giugno 2021 recita così: Fratelli d’Italia sale, la Lega scende. Il Pd guadagna, il Movimento 5 stelle perde. Quello oggi ha lo 0,5% in più, quell’altro lo 0,3 in meno. La Meloni che sorpassa Salvini. Letta che sorpassa anche lui Salvini. Salvini che forse è sempre primo. Conte che, non essendo ancora di nulla, non riesce a sorpassare nessuno…”

In Italia, i problemi da risolvere sono reali, vengono proposte soluzioni che, spesso, si procrastinano, però, nella sfera virtuale e/o vengono implementate con grandi difficoltà.

In questa chiave si potrebbero anche leggere le azioni comunicative divulgate dai vari leader e, in base ad esse, si potrebbe giudicare contestualmente la correttezza della loro azione politica.

Conclusioni

Abbiamo detto che il fenomeno della globalizzazione ha portato di fatto ad un superamento dei confini geografici, d’altra parte, invece, le barriere di tipo culturale e linguistico sono più difficili da superare e, forse, ci vuole un periodo più lungo di osservazione per valutare gli effetti dell’impatto prodotto dall’uso dei New Media.

In ogni caso i media digitali hanno generato nuove opportunità di intervento politico, soprattutto per i movimenti sociali.

Infatti il web ha favorito la creazione di nuove arene pubbliche in cui ci si può organizzare, elaborare rivendicazioni, rafforzare le proprie identità, nonché sensibilizzare l’opinione pubblica oppure esprimere direttamente una determinata protesta.



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