
In occasione del centenario del devastante terremoto di Avezzano del 1915, a seguito del quale rimase in piedi una sola casa e ci furono ben 30.000 vittime e la distruzione di circa 20 centri abitati, l’Enea ha pubblicato lo speciale “Speciale Enea rischio sismico“.
Nel documento vengono ricordati i terremoti che in questo secolo si sono susseguiti in varie parti d’Italia:
- Irpinia 1980
- San Giuliano di Puglia 2002
- Aquila 2009
- Emilia 2012
e viene esposto lo stato dell’arte sul tema con riferimento agli aspetti tecnico-scientifici.
Il documento illustra, inoltre, i dispositivi antisismici e le moderne tecnologie in tema di sicurezza sismica; al riguardo l’Enea ha evidenziato che l’Italia è così classificata:
- prima in assoluto per dispositivi antisismici a tutela degli edifici monumentali (come i basamenti antisismici sotto i bronzi di Riace)
- prima in Europa per l’applicazione dell’isolamento e della dissipazione di energia a edifici, ponti e viadotti (solo all’Aquila sono oltre un centinaio i nuovi edifici così isolati)
- quinta classificata a livello mondiale per numero di strutture protette da sistemi antisismici (vi sono oltre 400 edifici dotati di dispositivi antisismici)
Tuttavia, rivela che “oltre il 70% dell’edificato attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo, comprese scuole, ospedali e molti altri edifici strategici”.
Abstract degli argomenti:
- Nuove frontiere della sperimentazione in Europa: il laboratorio CERISI dell’Università di Messina
- Comportamento sperimentale e modellazione numerica di dispositivi di isolamento sismico: l’Incidente Probatorio per i dispositivi del Progetto C.A.S.E. a L’Aquila
- L’isolamento sismico degli impianti a rischio di incidente rilevante
- Isolare conviene: valutazioni su un edificio di nuova costruzione
- Applicazione dell’isolamento sismico per il miglioramento sismico degli edifici danneggiati dal terremoto aquilano
- Considerazioni progettuali associate alla risposta di isolatori sismici e dissipatori di energia a scala reale
- Progettare in zona sismica nel terzo millennio: le moderne tecnologie
- Danneggiamento e recupero degli edifici storici: l’esperienza dell’Aquila
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