Dec
09th
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Il battesimo di Miriam.

 

Con la Bibbia tra le mani Carlo e Simona partono per Silvimarina, accettando l’ospitalità di uno dei tanti alberghi che dalla notte del 6 Aprile hanno aperto le porte agli aquilani colpiti dal terremoto. Non il dolore, lo smarrimento, la voglia di scappare da una terra che continua a tremare, da una città distrutta, da una casa, la propria, divenuta un pericolo, ma un solo pensiero occupa la mente di Carlo e Simona: proteggere la loro bimba di 11 mesi, trasmetterle serenità, farla dormire in un posto accogliente e caldo, perché Miriam è ancora troppo piccola per chiedere, capire, accettare. Questo il motivo, l’unico, che li spinge ad andare via, dopo l’ennesimo giorno di paura, in macchina a difendersi dalle continue scosse, mentre fuori anche la pioggia, battente, forte, quasi cattiva, sembra avercela con loro. Gli occhi di Simona chiedono a Carlo cosa fare, dove andare. E la risposta è lì, tra le pagine del Libro che leggono insieme ogni giorno: “la salvezza verrà dal mare”. Basta aprirlo e fidarsi, affidarsi, ascoltando, nel silenzio, una sola parola, vera, pura, sincera. La parola di Dio. Perché questi giovani sposi, uniti da un amore grande, da una fede forte e salda attraverso cui affrontare il momento più difficile e drammatico della propria vita, sanno che il Padre non abbandona mai i suoi figli. E così si parte, verso il mare, alla ricerca della stabilità, della normalità. Ma la vita sulla costa è solo sopravvivenza; non basta allontanarsi di qualche km per cancellare il ricordo di quella notte, per convincersi che è tutto finito. Sguardi assenti, assordanti silenzi, notti insonni. Anche l’albergo è una tendopoli, forse più comoda, con meno disagi, ma con lo stesso dolore, la stessa paura, lo stesso sconforto. Lontani dalla propria città, dagli affetti, dalle abitudini. Sfollati ed esiliati. No, non esistono terremotati di serie A e terremotati di serie B. Tutti hanno perso. Tutti soffrono. Tutti sperano. E la speranza, per Carlo e Simona, è Miriam, piccola creatura che riceve il battesimo in albergo, la notte di Pasqua, tra estranei divenuti amici e parenti. Ma non importa. Ciò che conta è che questa bambina ora sia un’altra figlia di cui il Padre può prendersi cura.

 

 




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