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Marzo: arriva la primavera

Consacrato dai Romani a Marte, dio della guerra, il terzo mese dell’anno si apre all’insegna della mutevolezza e della imprevedibilità del clima: tanto che la tradizione lo ha ormai bollato come “matto”, “pazzerello”, “a sbalzo”, “che muta sette berrette al giorno”. «Essere nato a marzo» vuol dire nel gergo popolare essere strambo, originale, lunatico.
La primavera, che inizia il 21 del mese, è la stagione più attesa e decantata: basta pensare quanti poeti, scrittori, pittori, musicisti l’hanno scelta come tema per i loro capolavori. Dopo i rigori dell’inverno il sole riprende a scaldare con maggior intensità il nostro emisfero, e la natura si risveglia. È tutta una festa di colori, di suoni, di profumi: rinverdiscono le campagne, s untano i germogli, sbocciano i fiori nei prati e sulle piante, le rondini riempiono il cielo di voli e di garriti, i ruscelli scrosciano con rinnovata allegria.

Mi presento: “Sono Marzo, terzo mese dell’anno. Per gli antichi Romani ero il primo e mi avevano dedicato a Marte, dio della erra. Dopo l’ “anormalità” di mio fratello Febbraio, che ha solo 28 giorni, con me si torna nella norma. Io di giorni ne ho 31. Due sono le ricorrenze che mi stanno particolarmente a cuore: l’8, giornata della donna, e il 19, festa di tutti i papà. Il giorno 17 è grande festa in Irlanda, dove si celebra san Patrizio, patrono della nazione. Con me ricomincia la primavera, il giorno 21. Il tempo sembra impazzito, sempre indeciso tra il sole e la pioggia. In genere, nell’ultima mia domenica ritorna l’ora legale: le lancette dell’orologio vanno portate avanti di un’ora e il giorno sembra durare più a lungo. Tra i miei proverbi, ve ne cito uno, che ricorda anche il mio animale simbolo: Una rondine non fa primavera. I miei fiori sono invece la viola mammola e la mimosa (ma tantissimi fioriscono con l’arrivo della primavera). E ora veniamo ai segni zodiacali. Sino al 20 sono Pesci, dal 21 Ariete. Tra gli “arieti” famosi: i musicisti Bach e Toscanini e il pittore Van Gogh.”

Si torna a giocare all’aperto

Per i meteorologi la primavera va dai primi di marzo alla fine maggio. Dal punto di vista astronomico, invece, inizia con l’equinozio di primavera e termina con il solstizio d’estate. L’equinozio di primavera avviene generalmente il 1 marzo e corrisponde al momento in cui i raggi del Sole giungono perpendicolari sull’equatore terrestre: si ha allora la perfetta uguaglianza del giorno e della notte in tutte le località della Terra. Il solstizio d’estate, che si verifica di solito il 21 giugno, corrisponde invece al momento in cui il disco solare raggiunge la massima altezza sul nostro orizzonte: abbiamo il giorno più lungo e la notte più breve.

Paesi e Climi

Esistono stagioni diverse perché l’asse terrestre è inclinato rispetto al piano dell’orbita descritta dalla Terra intorno al Sole. Di conseguenza il Sole, durante l’anno, sembra alzarsi e abbassarsi all’orizzonte. Per lo stesso motivo le stagioni hanno un andamento inverso nei due emisferi: quando da noi è primavera, nell’emisfero meridionale è autunno; quando da noi è estate, nell’altro emisfero è inverno; e viceversa. Da notare che il clima caldo o freddo dipende soprattutto dall’inclinazione dei raggi solari, non dalla distanza Sole—Terra. Le quattro stagioni sono però ben differenziate soltanto nelle zone temperate {fra i 30 e i 60 gradi di latitudine). Nelle altre zone si registrano soltanto due periodi climaticamente diversi: e regioni polari hanno una stagione freddissima e una un po’ più mite, le regioni equatoriali e tropicali hanno una stagione secca e una stagione delle piogge. Nei Paesi di quelle zone la primavera non esiste.

Mimose per le donne

L’8 marzo si tinge di giallo, il colore delle mimose, i fiori scelti per celebrare la giornata internazionale della donna. Una data che ricorda il sacrificio di 129 operaie tessili di New York, che scioperavano per difendere i loro diritti. Il proprietario della fabbrica ne fece chiudere i cancelli ed esse vi rimasero asserragliate. Poco dopo divampò un incendio e morirono tutte. Accadde l’8 marzo 1908: due anni dopo, la Conferenza internazionale dei movimenti femminili, radunata a Copenaghen, in Danimarca, decise di ricordare la memoria delle vittime scegliendo la giornata dell’8 marzo perché fosse dedicata alle donne di tutto il mondo.

 

 

 

Sfogliando il calendario

In Francia nel 1792, dopo la Rivoluzione, fu abolita la Monarchia e proclamata la Repubblica. Si decise di considerare il 22 settembre, giorno della proclamazione, come data d’inizio di una nuova èra. Per sottolineare il distacco rispetto al passato, venne introdotto un nuovo calendario: i mesi prendevano il nome da fenomeni atmosferici, da elementi naturali e dalla produzione agricola. Ecco quali erano e quanto duravano:
VENDEMMIAIO, dal 22 settembre al 21 ottobre.
BRUMAIO, dal 22 ottobre al 20 novembre.

FRIMAIO, dal 21 novembre al 20 dicembre.

NEVOSO, dal 21 dicembre al 20 gennaio.

PIOVOSO, dal 21 gennaio al 19 febbraio.

VENTOSO, dal 20 febbraio al 20 marzo.

GERMINALE, dal 21 marzo al 19 aprile.

FLOREALE, dal 20 aprile al ’19 maggio.

PRATlLE, dal 20 maggio al 19 giugno.

MESSIDORO, dal 19 giugno al 19 luglio.

TERMIDORO, dal 20 luglio al 18 agosto.

FRUTTlDORO, dal 19 agosto al 21 settembre.

 

 

 



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