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09th
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Gli orsacchiotti e l’inverno

Durante il periodo di riposo invernale, quando l’orso femmina si ritira in una tana e rallenta ogni sua attività vitale (senza cadere in un letargo vero e proprio), vengono alla luce gli orsacchiotti. Sono in genere due o tre e pesano pochissimo, solo 500 grammi. Questo fatto è da mettere in relazione che la nascita avviene in un periodo nel quale la madre è in riposo assoluto e non si nutre: non sarebbe perciò in grado di allattare orsacchiotti più grandi e perciò bisognosi di una maggiore quantità di cibo. Quando giunge la primavera (i piccoli hanno pochi mesi di vita), l’orsa deve abbandonare la tana per riprendere a nutrirsi. Deve lasciare perciò, di tanto in tanto, i piccoli da soli, esposti ai pericoli: volpi, linci, gatti selvatici e altri piccoli carnivori potrebbero infatti approfittare della sua assenza per sopraffare gli orsacchiotti indifesi. La madre, comunque, cerca sempre di difendere i piccoli: affronta a viso aperto l’eventuale nemico e lo caccia; oppure si allontana, facendosi seguire, salvando in questo modo la prole. Per circa due anni gli orsacchiotti rimangono con la madre. Dipendono da essa in modo totale soprattutto nel corso della prima estate. A volte, durante gli spostamenti e quando avvertono un pericolo, le salgono sulla groppa. Vengono allattati per quasi quattro messi e solo verso l’autunno incominciano a nutrirsi da soli.

Ingegnosi e fantasiosi.

In questo periodo seguono anche la madre a caccia e quindi si ritirano con lei nella tana per trascorrere l’inverno. Quello che più sorprende nella vita dei giovani orsi è l’inventiva, unita all’ingegno e alla fantasia che essi dimostrano nei giochi. La scelta del divertimento non segue schemi fissi, come avviene per gli altri animali.

Un’infanzia di giochi.

Un gioco nasce quasi per caso, a seconda di quello che offre l’ambiente circostante. La presenza di molte pigne nel terreno può colpire la fantasia degli orsacchiotti: eccoli perciò intenti a buttarsi l’un l’altro questi frutti del bosco. Un tronco particolarmente alto li attrae: ecco l’orsacchiotto arrampicarsi, vanamente rimbrottato dalla madre. Un ramo solido si protende verso terra: ecco gli orsacchiotti giocare all’altalena. La tendenza al gioco continua anche negli adulti. Sono stati osservati orsi arrotolati a palla su sé stessi e ripetere il gioco più volte. Oppure, nei loro spostamenti, si è visto l’ultimo della fila fare lo sgambetto a quello che lo precedeva. Quando sta per terminare la seconda estate, gli orsacchiotti hanno imparato le tecniche di caccia (osservando la madre, che è il loro unico punto di riferimento), sono perciò autonomi, ma preferiscono trascorrere il secondo inverno ancora sotto la protezione di mamma orsa. Non si nascondono nella sua tana, ma ne scelgono una poco distante. Solo quando apriranno gli occhi alla terza primavera si sentiranno veramente sicuri e se ne andranno per il bosco o sui monti a vivere la loro vita.



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