Apr
20th
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La prima uscita in mare

Siete degli appassionati del mare. Per questo motivo, state per fare la vostra prima uscita in mare.

Ci sono tante possibilità perché questo sia avvenuto: siete stati invitati da un amico sulla sua barca, state per imbarcarvi per la vostra prima crociera acquistata da un broker, state per iniziare un corso di vela o di patente nautica (a vela o a motore).

 

A questo punto, vi si pone un problema a prima vista banale, ma che in realtà merita di essere affrontato con la giusta attenzione: come vi vestite? Cosa portate con voi?

 

Il motivo per cui sostengo che non sia banale è che, anche al sottoscritto, è capitato, dopo tanti anni di uscite in mare, di essere tornato a casa col mal di testa per aver dimenticato a casa il cappellino, oppure con una bella scottatura per aver scordato di mettere la crema solare, o incredibilmente affamato per aver dimenticato i panini imbottiti nel frigo di casa.

 

Diciamo che, se uscite in mare, a meno che non siate stati invitati sulla barca di un Principe o su quella di un famoso playboy internazionale (dove troverete tutte quelle belle ragazze, beati voi!!!), la cosa principale è che siate comodi, giustamente coperti (per il caldo o per il freddo) e quindi in grado di svolgere almeno quelle minime mansioni che probabilmente ci si aspetta da voi: aiutare nell’ormeggio e disormeggio, collaborare nella preparazione e distribuzione del pranzo o dello spuntino, in una barca a vela lavorare alle manovre di bordo (e quindi alare drizze o scotte).

Per questo motivo, vi consiglio di evitare di presentarvi vestiti di tutto punto come da vetrina di boutique di (pseudo) articoli sportivi: in realtà quella bella maglietta o quei bei pantaloncini di marca prestigiosa sono fatti più per il dopo-barca che per la navigazione. Sono quindi perfetti per la passeggiata sul molo di Portofino, ma non a bordo. O meglio, se li portate a bordo, sono alte le probabilità che si rovinino irreparabilmente e, visto che costano un bel po’ …. Vabbè, da queste righe avete capito che sono ligure …..

 

Naturalmente le cose cambiano secondo la stagione: d’inverno avrete bisogno di proteggervi non solo dal vento, ma anche dal freddo. Quindi, oltre ad un k-way o un giacchetto impermeabile, indossate un maglione pesante o una felpa sopra una camicia od una maglietta. La classica maglietta della salute è vivamente consigliata, almeno per chi la sopporta. Poi, un paio di jeans o, in alternativa, un robusto paio di pantaloni sportivi vanno più che bene. Questo perché conviene vestirsi, come dicono i romani, a “cipolla”. In questo modo saremo in grado di toglierci qualche capo, quando la temperatura è più alta durante la giornata oppure quando si è meno oggetto delle gelide folate di vento invernali. Potremo invece coprirci di più quando si rientra la sera ed il sole tramonta e la stanchezza della giornata passata in mare può portare a soffrire maggiormente, a causa della spossatezza, il freddo. Ai piedi indossate delle scarpe da tennis o, meglio, da vela, sempre con   suola di gomma, per evitare di scivolare. Non vi consiglio gli stivali, necessari magari insieme alla cerata, però con il grave difetto di tirarvi a fondo nel malaugurato caso in cui scivoliate in acqua (per questo motivo, se li acquistate, comprateli uno o due numeri più grandi, in modo che vi sia facile toglierli solo con il lavoro dei talloni, nel caso di bisogno).

Ricordate che alcuni armatori preferiscono però che camminiate scalzi, per evitare di sporcare la barca, o che indossiate scarpe con suola pulita, diverse da quelle con cui siete giunti dalla banchina. Se poi la coperta è in tek, camminare a piedi nudi è un must.

Sinora ho pensato alla vostra prima uscita, in cui quindi s’immagina non sarete sottoposti a grandi stress (come lavorare sotto la pioggia o sotto lo sferzare delle onde). In caso contrario, e se vi imbarcate per una crociera, in cui queste condizioni potrebbero verificarsi, allora è d’obbligo prevedere nell’abbigliamento anche una cerata, che naturalmente indosserete solo in caso di necessità.

In qualche caso, gli armatori (i vostri amici, in pratica) o i broker tengono a bordo della barca un certo numero di cerate di scorta per l’equipaggio, ma potrebbero non essere della vostra misura, etc.

Se la vostra uscita è su una deriva non così estrema (come lo sarebbero ad esempio il 470 od il 420), allora i consigli dati sinora, sono ancora validi.

Se invece il vostro inizio è già con una barca in cui sarete a diretto contatto con l’acqua, ed in cui magari proverete il trapezio (cioè quell’attrezzo che vi permette di penzolare fuori della barca per garantirgli un migliore assetto, compensando con il vostro peso e con la maggiore distanza dal baricentro della barca lo sbandamento causato dalla forza del vento sulle vele), vi consiglio di acquistare sin dall’inizio una muta da deriva (simile a quella usata dai windsurfer) e delle scarpette da deriva (sembrano delle galosce, hanno una zip, in questo modo vi permettono di non scivolare e vi tengono caldi ed asciutti i piedi).

Vedi  per capire cosa significa essere in contatto con l’acqua, su un laser.

 

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D’estate le cose sono molto più semplici: una maglietta, un paio di pantaloni o pantaloncini (a bordo ci sono molti spigoli vivi su cui si può sbattere -se fate parte della categoria degli sbadati, pantaloni lunghi vi faranno sudare un po’ di più, ma vi salveranno da molti ematomi, graffi e tagli -) ed il solito k-way o giacchetto impermeabile, utile per quando il vento soffia e fa venire i brividi.

Il discorso fatto per la cerata è valido anche d’estate. Un temporale o cattive condizioni possono sempre esserci e se siete zuppi la vostra efficienza a bordo diminuirà sensibilmente.

Se non siete particolarmente freddolosi, su una deriva d’estate potete fare a meno della muta. Le scarpe da deriva sono utili comunque perché consentono un ottimo grip sul bordo barca, mentre siete a trapezio.

 

Vi mostro due foto con dell’abbigliamento per la mezza stagione, tanto per farvi avere un’idea. Sono di una nota marca sportiva (rigorosamente italiana), che ho nascosto per non fargli pubblicità esplicita e che ho preso dal loro sito pubblico.

 

 

 

 

Ok, ora sapete come vestirvi. Ma cosa dovete mettere nel vostro zaino/borsone? Beh, sicuramente un cappellino con visiera, degli occhiali da sole, della crema solare (anche d’inverno, se siete di carnagione chiara), un asciugamano per ogni evenienza, almeno una maglietta di ricambio (un cambio più completo magari potrete lasciarlo in macchina, da indossare al ritorno), dei guanti da vela (nel caso vi chiedano d’alare delle scotte, vi aiuteranno a non farvi male), e, cosa fondamentale, una bottiglia d’acqua. In barca si soffre sempre la sete.

Vi consiglio di portarvi anche dei crackers, o della pizza bianca/focaccia. Serviranno sia a rifocillarvi sia a diminuire eventuali sensazioni di nausea, mettendo un vero “blocco” nello stomaco!!!

A questo proposito, prima di uscire, consiglio una colazione abbondante od un pranzo leggero, ma digeribile, ricchi di frutta e carboidrati. Dipende dalle persone, ma sconsiglio il cappuccino ed il latte. In genere facilita l’insorgere del mal di mare. Caffé scuro o the. Niente alcolici.

 

Buon Vento,

Giorgio Bolens

Addetto Stampa G.S.VelaCom



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