In questi ultimi mesi si parla molto di “uscita dall’Europa del Regno Unito”. Un problema immediato è sulla gestione del confine fra Irlanda del Nord e la Repubblica di Irlanda. Al di là dei confini e delle problematiche di questi giorni ricordiamo alcuni fatti.
L’ Irlanda del Nord è una regione storico- geografica situata nella parte settentrionale dell’ Irlanda, formata da nove contee. Tramite il trattato anglo-irlandese del 1921 il territorio dell’ Ulster, originariamente denominato con il nome gallico Uladh, è stato in questo modo suddiviso: le tre contee cattoliche ( Cavan, Donegal e Monaghan) sono state immesse nell’ attuale Repubblica d’ Irlanda, mentre le altre sei con popolazione prevalentemente protestante (Antrim, Down, Armagh, Londonderry, Tyrone e Fermanagh) rimasero nel Regno Unito di Gran Bretagna, costituendo l’ Irlanda del Nord, con capitale Belfast. Il governo dell’ Irlanda del Nord pose in essere una politica totalmente discriminatoria nei riguardi della minoranza cattolica: i collegi elettorali furono modificati i maniera tale che tutti i consigli cittadini venissero attribuiti ai soli protestanti. Tale condizione di inferiorità alimentò tra i cattolici un profondo malcontento, che raggiunse l’apice negli anni Sessanta con scontri armati anche con le forza di polizia britanniche. Il 30 gennaio 1972 i paracadutisti britannici atterrati nell’ Ulster per difendere le comunità cattoliche uccisero 13 civili disarmati a Derry, causando una serie di violenze e atti terroristici.
Facciamo attenzione a quanto la storia della Regione insegna! Potremmo avere nuove vittime di scontri?
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