L’ Unione europea, rispetto alle Nazioni Unite, ha il potere di emanare leggi che tutti gli Stati membri devono osservare. Ciò determina una limitazione della sovranità di quest’ ultimi, in conseguenza l’Unione si configura come un’organizzazione sovranazionale, ossia al di sopra delle nazioni, e non semplicemente un’organizzazione internazionale, ovvero tra le nazioni, come l’ONU. I più importanti progressi nel processo di integrazione si verificarono dalla seconda metà degli anni Ottanta in poi, quando vennero stipulati quattro importanti accordi: – nel 1986 il Trattato di Lussemburgo, che ha disposto la creazione del mercato unico a partire dal 1 gennaio del 1993; – nel 1993 il Trattato di Maastricht, che ha istituito l’ Unione Europea e ha segnato le tappe per l’ adozione di una moneta unica: l’ euro; – nel 1997 il Trattato di Amsterdam, che ha ampliato le competenze dell’ Unione Europea e ne ha modificato l’organizzazione; – nel 2001 il Trattato di Nizza, che ha portato alcune modifiche istituzionali in vista dell’ allargamento dell’ Unione. Il Consiglio europeo ha deciso nel 2001 di istituire la Convenzione Europea, con il compito di redigere il testo della Costituzione comunitaria. Nello specifico, la Convenzione, formata da 102 membri, era chiamata a formulare proposte su tre temi: – avvicinare i cittadini al progetto europeo e alle istituzioni europee; – strutturare la vita politica e lo spazio politico europeo in un’Unione allargata; – fare divenire l’Unione un fattore di stabilizzazione e un punto di riferimento nel nuovo ordine mondiale. La Convenzione, presieduta dall’ ex presidente francese Valèry Giscard d’ Estaing, ha ultimato i suoi lavori il 18 luglio 2003, elaborando un progetto di Costituzione costituito da due parti fondamentali: parte I (59 articoli): istituzione, organizzazione e competenze dell’Unione Europea; parte II (54 articoli): Carta dei diritti fondamentali. La Costituzione europea sarebbe entrata in vigore se fosse stato sottoscritto un apposito trattato internazionale da parte di tutti gli Stati membri dell’Unione. La ratifica sarebbe avvenuta o per via parlamentare (come nel caso italiano) o tramite referendum popolari. Il parlamento italiano, primo in Europa, ne ha esaminato e approvato il testo a larghissima maggioranza agli inizi del 2005. Per quanto riguarda i referendum popolari hanno risposto favorevolmente alle urne i cittadini di Spagna e Lussemburgo, mentre i cittadini di Francia e Paesi Bassi hanno votato in maggioranza no, causando l’arresto del progetto della Costituzione europea.
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