La zanzara comune (Cutex pipiens) può prelevare da 3 a 4 milligrammi di sangue al giorno, quantità che è pari a circa una volta e mezzo il suo peso; se non viene disturbata, può succhiare la sua dose quotidiana con un’unica puntura. Solo la femmina si ciba di sangue ed è dotata di un apparato pungente-succhiatore in grado di perforare la pelle. Il maschio, invece, si nutre solo di liquidi vegetali, come il nettare dei
fiori. In realtà, anche la femmina si ciba di sostanze vegetali ma, dopo l’accoppiamento, deve consumare “pasti” a base di sangue per assicurarsi le sostanze nutritive necessarie a far maturare le uova, prima di deporle. Per facilitare la suzione, durante la puntura immette una sostanza anticoagulante che provoca irritazione, prurito e gonfiore.
La zanzara è attratta dal calore e dagli odori corporei e può localizzare la sua vittima anche a 30 metri di distanza, grazie a recettori situati sulle antenne che captano l’anidrite carbonica emessa con la respirazione. Non si conoscono con precisione i meccanismi che inducono le zanzare a prediligere alcune persone e a ignorarne altre. Secondo uno studio dell’Università di Ratisbona (Germania), ad attirare in modo particolare sarebbe l’acido lattico presente nel sudore
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