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04th
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Riccardo Zancano, connessioni cromatiche

Pittore e scultore, Riccardo Zancano è soprattutto noto per la capacità di impreziosire le sue opere con inserti di gemme di alta qualità, pietre dure, semi-preziose a cui vengono attribuiti specifici e precisi significati.

Forme rotondeggianti a taglio Cabochon di Tormalina nera, Onice, Spinello nero, ma anche Diamante, divengono pupille, oppure Granato verde, Smeraldi, Giada verde divengono fili d’erba o foglie, attentamente mimetizzate nei colori della tela.

La tecnica prediletta e proposta da Zancano è la microscultura, procedimento complesso con la lavorazione di pietre preziose, eseguita interamente dall’artista, che necessita di una esecuzione scrupolosa e lenta, suddivisa in una fase iniziale pittorica seguita dal taglio e dall’attenta applicazione dei minerali.

L’albero della vita, 2020, olio su tela con pietre semipreziose, foglia oro zecchino, 30 x 30 cm

Al di là delle gemme e delle pietre dure, la tecnica pittorica di base è l’olio su tela con il frequente uso della foglia oro zecchino, foglia argento, pigmenti dorati e applicazione di gemme colorate sulla tela. Si veda ad esempio Stargate (olio su tela e pietre dure, Ematite e Meteorite, 2024, ma anche Triquetra (olio su tela, Gaietto, Ambra e Corniola, 2024).

Non mancano tuttavia a Zancano importanti riferimenti con i grandi maestri della storia dell’arte, si veda ad esempio L’albero della vita (olio su tela con pietre semipreziose e foglia oro zecchino, 2020), capolavoro assoluto certamente ispirato dalle opere dell’artista austriaco, maestro della doratura, Gustav Klimt (1862-1918).

La contaminazione e la corrispondenza espressiva tra la pittura e l’utilizzo delle pietre, divenute parte integrante dei dipinti, è capace di affascinare l’osservatore che rimane estasiato da tanta magnificenza, bellezza e poesia.

L’artista, nato a Trieste nel 1971, da circa vent’anni opera nel campo delle arti figurative e, attraverso opere pittoriche a carattere figurativo, descrive la Società contemporanea in tutti i suoi aspetti, mettendone in risalto imperfezioni e qualità.

Le opere, sempre concepite in Trilogie, presentano un comune denominatore che, come in una onirica narrazione, si articola lungo la superficie del dipinto caratterizzando l’essenza attraverso suggestive figure allegoriche.

La commistione dei soggetti proposti, molto spesso allegorie riconducibili a figure ornitologiche, trovano una forte affinità con la tecnica ad olio prediletta dall’artista che sposa un linguaggio stilistico inconfondibile e senza tempo capace di coniugare i valori della cultura contemporanea con quelli del passato.

Frequente è per Riccardo Zancano l’uso dei pigmenti dorati, in grado di impreziosire l’opera ed evocare le più lontane tecniche della lavorazione metallica artigianale appartenuta all’oreficeria italiana da millenni, dalle tecniche etrusche ai capolavori rinascimentali, ai grandi Maestri orafi del passato.

La biografia

Riccardo Zancano nasce a Trieste nel 1971 da genitori commercianti, alla fine degli anni novanta si avvicina al mondo dell’arte frequentando corsi di gemmologia e di taglio delle pietre preziose. Nel 2003 consegue il titolo di “Maestro d’Arte” nella disciplina di “Arte delle pietre dure e delle gemme“ presso l’Istituto “B. Cellini” di Valenza Po (AL). Nel successivo periodo concentra i suoi interessi allo studio e all’approfondimento della pittura ad olio e al taglio delle gemme.

Nel 2012 consegue il diploma di Istruzione liceale a indirizzo artistico presso l’Istituto “E. e U. Nordio” di Trieste nella sezione “Decorazione pittorica”. Successivamente frequenta corsi di disegno di nudo presso l’Accademia del fumetto di Trieste, dove perfeziona la tecnica dell’acrilico su cartoncino, della sanguigna e del carboncino.

Dal 2015 partecipa a mostre collettive e personali, concorsi internazionali di prestigio in Italia e all’estero, ottenendo ampi apprezzamenti di consenso.

La mostra Connessioni Cromatiche

L’ultima mostra personale è stata allestita dal 5 al 19 aprile 2025 presso la Chiesa di Sant’Orsola di Conegliano a cura dell’Associazione “Artiglio”. Dal titolo Connessioni Cromatiche, la significativa esposizione è stata curata da Valentina Vendrame e Alberto Moioli. La curatrice della mostra, Valentina Vendrame, nell’occasione scrive: “l’arte da sempre collega con un filo invisibile il mondo con l’Universo; una sinergia tra la natura e l’essere umano dove perdersi ma allo stesso tempo ritrovarsi. L’artista Riccardo Zancano, già maestro d’arte e specializzato nel taglio delle pietre, ne dà prova. In questa mostra, dal titolo “Connessioni cromatiche”, si evince infatti tutta la sua padronanza pittorica ed esperienza, creando fusioni e sfumature di una certa intensità ed armonia, quasi in chiave poetica, passando da cromature forti e decise, a sinuosità ancestrali che ci portano in una dimensione superiore, quasi innalzandoci verso l’alto. La sua pittura a tratti diventa poesia e ci riporta in uno stato di tranquillità dell’anima, in altri momenti ci inonda con la sua potenza come ad affermare che la vita è un continuo passare da uno stato di quiete ad uno di turbamento e la pace la troviamo tornando in connessione con l’Universo”.



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