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Presentato il libro di Roberto Luciani “La Scalinata di Trinità dei Monti. Storia e Restauro”

Il libro “La Scalinata di Trinità dei Monti. Storia e Restauro – The Spanish Steps. History and Restoration”, scritto da Roberto Luciani, è stato presentato il 10 ottobre 2024 nella Sala Consiliare di Palazzo Valentini in Roma. L’evento è stato realizzato sotto l’egida e il patrocinio di Roma Capitale e della Città Metropolitana di Roma.

Cristina Michetelli durante la presentazione del libro

Dopo il saluto istituzionale di Cristina Michetelli, Consigliera Delegata al Bilancio e Patrimonio della Città Metropolitana di Roma, Donato Tamblè ha presieduto e introdotto gli interventi dando dapprima la parola a Carla Benocci che ha delineato la storia della Scalinata, all’autore Roberto Luciani che ha descritto gli interventi del recente restauro, a Marco Pouchain, la cui società specializzata nel settore restauro denominata Gruppo Pouchain, ha realizzato materialmente il sofisticato intervento conservativo.

La Scalinata di Trinità dei Monti dopo i restauri

Pubblicato in lingua italiana e inglese dalla casa editrice romana Timia, lo straordinario volume analizza l’area nell’antichità, la storia e i progetti presentati nei concorsi, l’architetto progettista vincitore Francesco De Sanctis e gli altri architetti protagonisti, la piazza di Spagna ai piedi della scalinata con la Fontana della Barcaccia, la chiesa della Trinità dei Monti in cima alla scalinata, ma soprattutto descrive minuziosamente la Scalinata e i metodi eseguiti per il suo ultimo restauro. Una lunga indagine che delinea l’unicità di questo monumento, così tanto suggestivo, in grado di travalicare barriere e confini culturali. Un libro che ci fa guardare al passato, al presente e, soprattutto al futuro.

Scalinata prima dei restauri

Del resto la gioia di vivere è una peculiarità tipica di Roma e dei romani e nelle coscienze di tutti i cittadini del mondo il vero simbolo della gioia di vivere nell’Urbe è la Scalinata della Trinità dei Monti, straordinario fondale architettonico in travertino adagiato sulle pendici del colle Pincio, visibile fin da via del Corso tramite il “cannocchiale” di via dei Condotti.

Durante i restauri.

I concorsi

Nel 1717 fu indetto un primo concorso per la progettazione della scalinata, voluto da papa Clemente XI fu finanziato dal fondo lasciato per questo scopo da Stefano Gueffier dell’Ambasciata di Francia. Pervengono entro il 1721 venti progetti, tra cui uno di Filippo Juvarra, uno firmato da Sebastiano Cipriani, uno “accademico” di Alessandro Gaulli e altri attribuiti a Cipriani o ad Alessandro Specchi.

Vincitore del concorso fu Francesco De Sanctis, architetto dei Minimi e da loro sostenuto, tuttavia l’opera non si realizzò perché il fondo francese era insufficiente.

Nel 1723 fu bandito un nuovo concorso da papa Innocenzo XIII, dove risultò vincitore ancora De Sanctis. L’opera fu compiuta tra il 1723 e il 1726, tra le chiavi interpretative ricorre il numero tre, in relazione alla chiesa della Trinità.

L’ultimo restauro

Come consuetudine per le architetture antiche, anche la scalinata di Trinità dei Monti nel corso di quasi trecento anni ha subito numerosi interventi di consolidamento e manutenzione ordinaria e straordinaria. L’ultimo restauro, realizzato tra il 2015 e 2016, ha riconsegnato in tutto il suo splendore alla città di Roma l’insigne monumento progettato magistralmente dall’architetto Francesco De Sanctis. L’intervento è stato eseguito da “Il Cenacolo Conoscere e Conservare s.r.l. – Gruppo Pouchain”, società con esperienza più che quarantennale che denota la serietà assoluta dell’impresa specializzata nel settore restauro, recupero e valorizzazione dei beni culturali.

Durante i restauri

Lo stato di conservazione prima del restauro

Tutte le numerose integrazioni avevano perso la finitura a finto travertino, i gradini mostravano rotture e irregolari assottigliamenti delle pedate, le copertine dei parapetti sollevate dalla vegetazione infestante, le specchiature laterizie sporche e cromaticamente disomogenee con lacune ed efflorescenze saline, le due lapidi marmoree presentavano superfici erose con macchie scure dovute a formazioni biologiche, la rubricatura lacunosa e alcune lettere avevano perduto il solco dell’incisione.

L’intervento di restauro

 Il restauro conservativo della scalinata della Trinità dei Monti  è stato portato a termine in tutte le scelte operative e nel pieno rispetto di quanto veniva concordato con la Direzione Lavori e la Direzione Scientifica; pertanto a seguito di una puntuale ed attenta analisi dello stato di degrado e delle conseguenti considerazioni è stato possibile effettuare le operazioni di restauro di seguito indicate al fine di assicurare la piena fruibilità e godibilità della scalinata oltre che garantire il passaggio in sicurezza dei frequentatori.

Il restauro si è reso possibile grazie ad una donazione di 1,5 milioni di euro elargita dal Gruppo Bulgari a Roma Capitale in occasione del 130° Anniversario della Maison.

Dopo il restauro, l’Amministrazione di Roma Capitale, pur restituendo ai fruitori il pieno godimento della Scalinata, ha voluto giustamente accostare l’intervento con una serie di iniziative volte a limitarne l’uso e l’abuso, allo scopo di garantire anche alle successive generazioni il monumento e la sua fruibilità.

Donato Tamblè, Roberto Luciani, Marco Pouchain, Carla Benocci durante la presentazione del libro

Conclusioni

Tutto questo è stato realizzato con grande attenzione e adeguata preparazione nel restauro della Scalinata di Trinità dei Monti, dove lo studio scientifico, il pertinente progetto, l’approfondita diagnostica, le idonee lavorazioni, l’altissima professionalità di tutti gli attori coinvolti, lo spirito fortemente sinergico e collaborativo tra la committenza di Roma Capitale, il finanziatore “Gruppo Bulgari” e l’impresa “Il Cenacolo conoscere e conservare – Gruppo Pouchain”, hanno consentito di pervenire ad un intervento straordinario e significativo avvicinando le persone ad un “nuovo spazio” di crescita culturale.



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1 Comment

  1. Marina

    Ho partecipato alla presentazione del libro scritto da Roberto Luciani e pubblicato dalla Timia edizioni. Nella splendida cornice di Palazzo Valentini ho avuto la possibilità di conoscere la Scalinata e gli straordinari restauri realizzati dal Gruppo Pouchain. Ringrazio tutti gli “attori” che hanno realizzato questo eccezionale volume.

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