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Chissà perchè

Non tutti gli uccelli sanno volare

C’è un gruppo di uccelli che non vola. I motivi di questo loro atteggiamento sono diversi. Innanzi tutto il peso. Lo struzzo, il più grande uccello vivente, pesa più di un quintale. Per reggersi in aria dovrebbe avere delle ali enormi e possenti. Nel corso dell’evoluzione, via via che aumentava di peso, vedeva ridursi la lunghezza delle ali. Bisogna tenere presente che, nell’ambiente dove si è diffuso, lo struzzo non aveva nemici naturali molto temibili, e che perciò la capacità di volare per sfuggire ai pericoli per lui era diventata una cosa inutile. Nel fitto della boscaglia, specie per gli uccelli più grossi, le ali non servono molto; è invece più utile sapersi muovere con prudenza e agilità nel terreno. Ecco alcuni uccelli che non volano più: il casuario che vive in Nuova Guinea; il kiwi nelle foreste della Nuova Zelanda; il tacchino ocellato dell’America Centrale. In tutt’altro ambiente vive un gruppo di uccelli non volatori: i pinguini, quasi tutti abitanti dell’Antartide, o giù di lì, che sono diventati ottimi nuotatori.

Garibaldi, l’eroe dei due mondi

Giuseppe Garibaldi (1807-1882) è chiamato” l’eroe dei due mondi” per il generoso contributo che diede alle guerre di liberazione, sia in Sudamerica dove fu esule, sia in Italia. Le sue imprese ebbero sempre qualcosa di leggendario. Nella più celebre, la spedizione dei Mille, partita da Quarto (Liguria) il 5 maggio 1860 e sbarcata a Marsala (Sicilia), in pochi mesi liberò l’Italia Meridionale: la spedizione si concluse il 26 ottobre, giorno in cui l’eroe, a Teano, consegnò a Vittorio Emauele II il Regno delle due Sicilie.

Perché i lupi camminano in fila indiana?

La caccia, soprattutto nella stagione fredda, può essere un lavoro molto duro, che talvolta costringe i lupi a camminare per decine e decine di chilometri. D’inverno, quando affondano nella neve, per risparmiare energie preziose, i lupi camminano in fila indiana e quelli che seguono ricalcano esattamente le tracce del primo, alternandosi poi alla guida.

L’effetto serra rende la Terra calda come un forno

Tutti saranno saliti su un’automobile rimasta parcheggiata per qualche ora sotto il sole i d’estate. Dentro è caldo come un forno. Questo succede perché i raggi del sole attraversano i vetri dell’automobile e vi entrano, ma i raggi calorifici, in cui si trasformano dopo aver attraversato i vetri, non riescono a fare il cammino inverso: i vetri sono opachi al calore mentre sono trasparenti alla luce. Ecco allora che il calore si accumula dentro la macchina: gli scienziati chiamano questo fenomeno ”effetto serra”, perché è proprio il fenomeno che rende tiepide le serre dove si coltivano, anche d’inverno, fiori, frutta e verdura. Anche l’aria è trasparente alla luce, ma potrà diventare opaca al calore se aumenterà un gas che attualmente contiene in percentuale molto piccola: l’anidride carbonica. Oggi su un milione di metri cubi d’aria ci sono 340 metri cubi di anidride carbonica. L’aria è quindi abbastanza trasparente per i raggi calorifici, e di notte si raffredda. Ma la quantità di anidride carbonica continua ad aumentare perché l’uomo brucia enormi quantità di carbone, legna, petrolio.

Perché si dice «è un tirapiedi»?

Si dice in modo spregiativo di chi segue ottusamente e aiuta senza mai discutere qualcuno in un’attività. Il”tirapiedi” era l’aiutante del boia, che aveva il compito di tirare per i piedi l’impiccato per affrettarne la morte. Modi di dire simili, ma più eleganti: «E il braccio destro»; «È la lancia spezzata di qualcuno», cioè il difensore. Le “lance spezzate” un tempo erano i reduci di guerra che erano impiegati come guardia personale dl un signore.

La pelle delle rane

Se vi capita di vedere una rana, vi accorgerete che è lucida; se poi avete la possibilità di toccarla, la sentirete umida. Questo succede perché le rane hanno la pelle nuda, senza peli, piume o gusci per proteggerla. Particolarmente sottile, la pelle contiene ghiandole che secernono continuamente muco per impedire alla pelle stessa di seccarsi completamente e di mantenersi perciò elastica e permeabile. Essendo i suoi polmoni poco sviluppati, la rana, inoltre, respira soprattutto attraverso la pelle.

 



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