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16th
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Alimentazione: denutrizione, nutrizione

Denutrizione

In generale la denutrizione è considerata una condizione di natura patologica conseguente ad un insufficiente apporto alimentare nel tempo che vedono prevalere i processi catabolici (processi demolitivi) rispetto a quelli anabolici (processi accrescitivi). L’insufficiente apporto alimentare può essere involontario (carestia, prigionia, gravi malattie anoressizzanti) o volontario come ad esempio il digiuno o forme anoressiche di carattere “mentale”.

 

Le perdite di peso corporeo possono essere anche pari al 50% e, nei casi più gravi tutti i sistemi corporei ne sono coinvolti (fegato, intestino, sistema nervoso). In relazione alla durata della denutrizione si ha: o una sindrome generica di denutrizione che viene caratterizzata da dimagrimento, lesione cutanee, ed alterazione delle principali funzioni organiche quali digestione, circolazione sanguigna sessuale; o malattia da fame che nel suo stadio finale della denutrizione è caratterizzata da diarrea, bradicardia (riduzione della frequenza cardiaca) alterazioni psichiche edemi, ecc. Nei casi più gravi di denutrizione la terapia si basa su un rigoroso regime di riposo, trasfusioni di sangue e somministrazioni per via endovenosa di idrolisati proteici (sono peptidi “catena di amminoacidi uniti tra loro attraverso un legame carboamidico” dal basso peso molecolare facilmente digeribili a livello intestinale rispetto alle normali proteine e per nulla capaci di indurre reazioni allergiche). In un secondo tempo è possibile passare ad una terapia alimentare “lattea” e successivamente integrale coadiuvata da una somministrazione di insulina e vitamine. Conseguenza di un grave processo di denutrizione è la sindrome di Kwashiorkor definita anche “marasma infantile” causato soprattutto da un deficit proteico e tipico delle zone dell’africa sub sahariana. Tale forma di denutrizione è particolarmente frequente nei bambini sotto i 3 anni di età ma si può presentare anche in soggetti di età più avanzata e negli adulti. 

Nutrizione

La nutrizione è il processo naturale in cui gli organismi si riforniscono delle sostanze necessarie a sostenere la vita. Le conoscenze che la scienza medica ha potuto confermare in decenni di ricerche cliniche sul ruolo della nutrizione/alimentazione sulla genesi delle malattie che caratterizzano il mondo moderno possono sinteticamente essere riassunte in poche raccomandazioni preventive, ovvero maggiore apporto di verdura e frutta, meno zuccheri, carni, latticini e grassi animali ed alimenti conservati sotto sale. Statisticamente è confermato che chi mangia più verdure si ammala meno di cancro rispetto a che mangia poche verdure, ciò vale per la maggior parte dei tumori ed in particolare per quelli dell’apparato digerente e respiratorio, pertanto un’alimentazione ricca di verdure può proteggere anche da tumori derivanti dall’uso del tabacco o dall’inquinamento; un fumatore ha un rischio venti volte maggiore di ammalarsi di cancro polmonare rispetto ad un non fumatore, ma mangiando quotidianamente verdure tale rischio può essere dimezzato. Da un’osservazione sull’insorgenza del cancro ai polmoni nei fumatori che sembrava contrastata soprattutto da verdura e frutta ad alto contenuto di beta-carotene, a dato luogo ad un esperimento in Finlandia in cui un cospicuo numero di fumatori volontari veniva sottoposto all’uso quotidiano di cure farmacologiche a base di beta-carotene sperando di ottenere risultati positivi, l’esperimento ha avuto risultati fallimentari. Su i soggetti sottoposti ad uso di beta-carotene l’incidenza di carcinomi polmonari era del 20% maggiore ed anche i casi di infarto erano aumentati considerevolmente. Nell’incidenza di malattie croniche tipiche delle società più avanzate la cosiddetta dieta mediterranea  ne permette una sensibile riduzione. Basata sostanzialmente di pane, pasta, verdura, pesce, frutta fornisce un elevato valore nutritivo a basso contenuto di colesterolo ed è inoltre ricca di vitamine, sali minerali e fibre. Studi statistici condotti su larga scala hanno dimostrato la presenza di un numero minore di persone affette da arteriosclerosi, cardiopatie, diabete e tumori e disturbi della motilità intestinale (irritazione del colon) nelle popolazioni dell’area mediterranea. Si è visto come ciò è correlabile alla dieta, nettamente differente rispetto a quella ai paesi nordici la cui alimentazione e basata sostanzialmente su carni rosse, latticini, burro e povera di fibre, vitamine e sali minerali.



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